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Attualità giovedì 11 gennaio 2024 ore 19:30

Acilia e Castelfranco ricordano Lido Duranti

La cerimonia per la pietra d'inciampo di Lido Duranti

Antifascista, partigiano e vittima delle Fosse Ardeatine: nato a Orentano, Duranti è stato commemorato con una pietra d'inciampo a Roma



ROMA — Ad Acilia, nel Municipio X di Roma c'è un pezzo di Orentano. Di fronte alla casa della famiglia Duranti, infatti, è stata posta la pietra di inciampo in memoria di Lido Duranti, antifascista e partigiano ucciso alle Fosse Ardeatine dai tedeschi il 24 Marzo 1944 e nato, appunto, a Orentano. 

L’installazione, che per la prima volta riguarda anche il Municipio litoraneo, è avvenuta nell’ambito dell’iniziativa "Memorie di Inciampo" a Roma che, giunta alla 15esima edizione, si svolge sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica. In totale, sono 21 le nuove pietre d’inciampo installate in ricordo delle vittime della deportazione politica, razziale o militare.

"La cerimonia è stata davvero molto emozionante ed è stato per me importante poter partecipare indossando la fascia tricolore per onorare la memoria di Lido Duranti - ha commentato il sindaco Gabriele Toti - per molti anni la storia che si tramandava su Duranti non è stata quella che si racconta oggi: senza documentazioni e senza il supporto di una ricerca storica, le voci che circolavano sul suo conto non gli rendevano onore. Per fortuna col tempo è emersa un’altra verità e alla memoria di quest’uomo è stato restituito l’onore che merita".

Il sindaco Toti con la pietra d'inciampo

La pietra d'inciampo

Nato nella frazione castelfranchese, Duranti era parte di una famiglia molto numerosa, che si trasferì ad Acilia nel 1940. Lido, insieme al fratello Nello, diede vita ad una banda partigiana ad Acilia, raggruppando compagni che arrivavano da Bandiera Rossa e dal Partito Comunista Italiano.

Alla fine, venne arrestato e portato a Regina Coeli, per essere poi trasferito dalle SS a via Tasso dove venne torturato affinché rivelasse i nomi dei compagni, cosa che non fece. Duranti fu così assassinato a soli 25 anni alle Fosse Ardeatine, dopo essere stato prelevato insieme ad altri 334 cittadini innocenti.

Il sindaco Toti con il presidente del Municipio X di Roma

"La pietra d’inciampo è un ulteriore strumento per tramandare un pezzo di storia importante alle nuove generazioni - ha concluso Toti - una storia che ci appartiene, una memoria inestimabile di cui fare tesoro per il nostro futuro".


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