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Attualità sabato 19 febbraio 2022 ore 10:41

Moda biodegradabile grazie a un marchio pisano

Test di biodegrabilità nei laboratori Archa

Borse, scarpe o abiti interamente biodegradabili in compost: iArcha lancia iVirty, marchio che certifica la completa sostenibilità dei prodotti



PISA — Un unico marchio per garantire la biodegradabilità di un prodotto finito: per indicare che tutti gli elementi e i materiali che lo compongono – packaging compreso – possono essere trattati in modo da non recare danno all’ambiente una volta concluso il ciclo di vita dell’articolo.

Che sia una scarpa, una borsa, una cintura o un capo di abbigliamento, il prodotto deve risultare totalmente biodegradabile in condizioni di compostaggio industriale. È questo il requisito per poter vantare il marchio iVirty ideato e predisposto dal gruppo Archa, società di ricerca e analisi nel campo della chimica applicata, con sede a Pisa, che dal 1989 mette a disposizione delle aziende la propria competenza per progetti di innovazione e sviluppo, con un’attenzione di lunga data ai temi dell’ambiente e dell’ecocompatibilità.

Un’opportunità rivolta soprattutto al settore moda, al quale il nuovo marchio permetterà di comunicare al mercato e all’acquirente la “virtuosità” ambientale di un prodotto. Da qui il nome iVirty, per richiamare le virtù di un articolo che un giorno, terminato il suo utilizzo, potrà essere trattato per tornare alla natura senza danneggiarla. Il marchio sarà presentato a Lineapelle, la fiera internazionale dedicata a pelle, accessori e componenti in programma a Fieramilano Rho dal 22 al 24 Febbraio.

Fabrizia Turchi

"Il marchio iVirty - ha spiegato Fabrizia Turchi, Ad di Archa - permette da un lato di certificare un prodotto finito, ma dall’altro offre anche lo strumento per progettare nuovi articoli che risultino biodegradabili nella loro totalità. C’è quindi un aspetto di ecodesign che è fondamentale al fine di stimolare stilisti e aziende all’utilizzo di determinati materiali piuttosto che di altri, progettando articoli che in futuro potranno essere smaltiti senza danneggiare l’ambiente".

Dal 2018 Archa è tra gli otto laboratori al mondo (il primo in Italia e il secondo in Europa) a poter vantare la certificazione Tuv Austria per la misurazione della compostabilità delle plastiche. Un campo di analisi che l'azienda toscana ha esteso negli ultimi anni alla pelle e al cuoio, mettendo a punto un disciplinare per certificarne la biodegradabilità in acque reflue o in compost industriale. Adesso, mettendo insieme norme e protocolli adottati per testare i singoli componenti, Archa ha predisposto un nuovo disciplinare per verificare la biodegradabilità di un articolo nella sua interezza.


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