Cronaca venerdì 04 aprile 2014 ore 13:23
Pastificio Morelli e Gemignani Tartufi al Vinitaly di Verona

Venticinque aziende pisane alla 48ma edizione del salone del vino. All'interno Agrifood una rassegna dedicata al food made in Italy
PROVINCIA DI PISA — Domani avrà inizio la 48ma edizione del Vinitaly, una delle vetrine mondiali più importanti dedicata al vino e ai distillati. Sono venticinque le aziende ed i consorzi pisani, una in più rispetto al 2013 che, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Pisa, saranno nuovamente presenti all'iniziativa in programma dal 6 al 9 aprile prossimi al Veronafiere.
All’interno di uno stand
istituzionale di 116 mq, 16 aziende e
consorzi vinicoli pisani potranno esporre i loro prodotti e sfruttare le opportunità offerte
dal più grande salone mondiale dedicato al vino e ai distillati, in grado di
attrarre, oltre 50mila operatori esteri da 120
Paesi con specifiche iniziative di incoming.
In contemporanea altre 9 aziende di
eccellenza del comparto alimentare pisano,
all’interno di uno stand istituzionale di 112 mq, parteciperanno alla rassegna Sol&AgriFood un salone che completa
l’offerta del Vinitaly nel quale
sarà presentata l’eccellenza del food
made in Pisa a buyer che arriveranno a Verona da più di 20 paesi. Tra le aziende partecipanti anche alcuni dei produttori artigianali tipici della zona del Cuoio, l'antico pastificio Antonio Morelli di San Romano - Montopoli e l'azienda Gemignani Tartufi di San Miniato basso.
I dati relativi al settore vinicolo
mettono in luce l’estrema importanza dei mercati internazionali: da tempo,
infatti, i consumi italiani di vino registrano una contrazione. A Pisa, secondo
i dati Istat, l’export di bevande (prevalentemente vino) sfonda la quota
psicologica dei 40milioni di euro segnando
un +14,5% rispetto al 2013 e posizionandosi a metà classifica tra le dieci province
toscane, alle spalle delle “corazzate” Siena, Firenze e Arezzo e a Livorno,
patria del Bolgheri Sassicaia.
Si tratta di un nuovo importante record, si pensa
come l’export toscano, tra il 2013 e il 2012, cresca di solo lo 6,7% e quello italiano
del 7,9%. Esportazioni 2013 che, da Pisa, sono andate prevalentemente negli States (un terzo del totale del vino che
esce dai confini nazionali attraversa l’Atlantico) in Germania (quota 18%), nel
Regno Unito (9%) nei Paesi Bassi (6%) ed in Danimarca (5%). Dato che spiega la
posizione di Pisa tra le province esportatrici è quello della superficie destinata
a vite: l’ultimo censimento Istat parla di circa 3.100 ettari, di cui solo il 40%
destinato alla produzione di uva da vino Doc-Docg contro il 68% a livello
regionale. Si tratta di Vini a denominazione che, nella campagna 2013-2014, hanno
raggiunto quasi 58 mila ettolitri prodotti.
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