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Attualità venerdì 05 novembre 2021 ore 10:08

Casteldelbosco in rivolta contro la Ausl

La Consulta della frazione ha avviato una raccolta firme per chiedere alla Azienda Usl Toscana Centro un passo indietro sul medico di famiglia



MONTOPOLI IN VAL D'ARNO — Una petizione popolare per chiedere all'Azienda Usl Toscana Centro di rivedere la propria posizione. É stata lanciata dalla consulta di Casteldelbosco una raccolta firme per cambiare le regole sugli incarichi a tempo determinato dei medici di base e salvare il presidio medico di medicina generale della frazione

Oggetto della contestazione è il verbale del 5 Febbraio 2020 che impone determinate norme per i medici con incarico a tempo determinato. "La regola - osservano dalla consulta - è che questo si comporti come sostituto e non acquisisca scelte". 

"Consapevoli che nell’ambito del Comune di Montopoli ad oggi sussistono le condizioni di carenza assistenziale – si legge nella petizione - siamo fortemente convinti che la posizione assunta dal Comitato Aziendale sia in netto contrasto con il diritto di libera scelta del medico, del luogo di cura e del rapporto fiduciario tra medico e cittadino. Riteniamo inoltre che la scelta del Comitato sia anche fortemente anacronistica e in antitesi rispetto alle esigenze e alle necessità determinate dell’attuale periodo di pandemia in cui il servizio di prossimità che svolge la medicina generale e la garanzia di accesso al SSN sono divenuti elementi imprescindibili di risposta ai bisogni emergenti per rinforzare il territorio e portare le cure a casa dei cittadini".

L'argomento è stato oggetto di discussione e di dibattito durante l'ultima riunione della consulta di frazione. 

"Siamo con i cittadini di Casteldelbosco – hanno detto la vicesindaca Linda Vanni con delega alle politiche sociali e il sindaco Giovanni Capecchi –. Da parte nostra faremo tutto ciò che è in nostro potere per parlare con Usl. La pandemia ci ha dimostrato quanto sia importante poter contare su un servizio sanitario di prossimità. Al momento non è consentito al medico incaricato a titolo provvisorio di effettuare nuove acquisizioni e non è un caso se siamo già alla seconda sostituzione in meno di un anno. Una situazione d'incertezza che crea preoccupazione specialmente nei soggetti più fragili che si aspettano di trovare nel medico, non solo una persona a cui affidarsi per le cure ma un riferimento, una persona di fiducia. Appoggiamo la raccolta firme e chiediamo che venga incaricato un medico di medicina generale a carattere provvisorio per poi giungere a una assegnazione definitiva che possa porre fine a questa situazione di disagio".

“Non ci possiamo permettere – ha sottolineato Roberto Salvadori della Consulta – che la frazione di Casteldelbosco, piccolo paese ai margini del territorio comunale scarsamente servito dai trasporti pubblici, possa perdere anche l’ambulatorio medico, situazione tra l’altro che andrebbe a colpire soprattutto gli anziani, gli ammalati e più in generale tutti coloro che hanno difficoltà negli spostamenti".


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