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Attualità venerdì 25 ottobre 2019 ore 15:02

Stazione di San Romano, il sindaco fa chiarezza

Primo cittadino e assessori smorzano le polemiche: "Il progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria non è in stand-by"



MONTOPOLI IN VAL D'ARNO — Il progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria di San Romano non è in stand-by. Lo assicura il sindaco Giovanni Capecchi, che spiega: "Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale abbiamo riferito in modo chiaro sulla questione, ma precisiamo nuovamente e, spero, per l’ultima volta che non siamo in fase di stallo, bensì siamo in contrattazione e ormai prossimi alla conclusione dell’accordo, tanto che, a breve, ci incontreremo con RFI al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma per definire".

Gli fa eco l’assessore alle Attività Produttive Valerio Martinelli, delegato all’Attuazione del Programma: "Il Ministero ci sta seguendo in queste ultime fasi della contrattazione con interesse perché ha compreso la portata dell’intervento ed il suo significato per il nostro territorio. Abbiamo provveduto a coinvolgere la segreteria del Ministro De Micheli, che ben ci conosce, sottoponendo loro il nostro progetto che di fatto ci porterà ad intervenire su un intero quartiere del nostro Comune, con l’obbiettivo di riqualificare l’area in funzione di un miglioramento della qualità della vita dei residenti, della percezione di chi la frequenta e di una rivitalizzazione anche dal punto di vista delle attività produttive".

L’estensione dei lavori, dunque, non si concentrerà sui locali della stazione ferroviaria. "Non stiamo ristrutturando la stazione in quanto tale, come mero edificio a sé stante, scollegato dall’area urbana nella quale è inserito – ha detto in proposito Alessandro Varallo, assessore ai Lavori pubblici – al contrario, interverremo sulla piazza antistante e sullo scalo merci, non solo per aumentare la sicurezza dell’area, ma anche per garantire servizi di prossimità, come il distaccamento della Polizia municipale, e rinnovare la mobilità, attraverso un nuovo terminal dei pullman e una navetta che collegherà la stazione alle frazioni".

Questi interventi, come già indicato nelle settimane precedenti dall'amministrazione, saranno realizzati per "assicurare a tutti coloro che frequentano la stazione servizi migliori, più sicurezza e maggior vivibilità". 

"Il traffico che riguarda la stazione di San Romano è costituito perlopiù da studenti e lavoratori pendolari – prosegue Capecchi –: come si può, in quest’ottica, utilizzare la logica del “Prima qualcuno”, escludendo certe fasce di utenza? La logica della discriminazione non ci appartiene".

Sarà il Comune di Montopoli a realizzare questi interventi attraverso risorse che ha, attualmente, a propria disposizione.

"Abbiamo una concezione di amministrazione più ampia, che guarda al Comprensorio del cuoio non come un insieme di avversari, ma come un territorio unico dove i Comuni fanno gioco di squadra e intervengono a beneficio di tutti – ha aggiunto il primo cittadino, riferendosi  – non capisco, poi, le ragioni per una ripartizione dei costi sulla base del fatto che
sulla nostra stazione è posta la denominazione “Santa Croce sull’Arno”: per i recenti lavori sulla stazione di Pontedera, dove figura il nome di Casciana Terme, l’amministrazione pontederese avrebbe dovuto fare richiesta di risorse al Comune di Casciana Terme Lari? Discutiamo del nulla".

Da parte del sindaco, infine, arriva anche una precisazione per quanto riguarda il progetto nel suo insieme. "Non si può valutare un progetto così ampio, che tra l’altro non è nemmeno quello esecutivo, sulla base dell’ipotesi delle fioriere che potranno essere installate – ha detto –. La stazione è una porta d’accesso al nostro territorio che, attualmente, non è di proprietà del Comune: a breve potrà diventarlo ed è nostro onere renderla più accogliente e sono sicuro che questi interventi ci renderanno orgogliosi". 

Del resto, ribadisce l’assessore Varallo, il progetto discusso nei giorni scorsi è un progetto di massima: "Stiamo predisponendo il progetto esecutivo, oggi apriremo l’offerta per individuare il progettista che ne curerà la realizzazione. In ogni caso, sarà ultimato soltanto dopo aver svolto un confronto con i cittadini e aver concluso un processo partecipativo per decidere sui dettagli, come gli arredi e quanto riguarda gli aspetti estetici della riqualificazione".


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