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Attualità martedì 29 settembre 2015 ore 20:00

Il centro artroprotesico, eccellenza da tutelare

Il sindaco Spinelli invita la Regione a proseguire i propri investimenti sul Cesat. ​Gli attestati di stima verso il direttore Massimiliano Marcucci



FUCECCHIO — Gli attestati di stima e riconoscenza verso il direttore Massimiliano Marcucci e verso il personale ospedaliero arrivano costantemente da parte dei pazienti. 

Ogni settimana persone provenienti da ogni parte d‘Italia ringraziano e si congratulano con gli operatori del Cesat di Fucecchio, il centro artroprotesico che ha sede nella struttura dell’ospedale San Pietro Igneo.

L’ultimo attestato di stima, sotto forma di lettera, è arrivato nei giorni scorsi da un cittadino di Ferrara che grazie all’intervento dell’equipe del professor Marcucci ha messo fine alla propria odissea dopo un brutto incidente.

Questi risultati rappresentano al meglio la politica sanitaria regionale che da tempo sta trasformato i piccoli ospedali di provincia in centri specialistici.

Abbiamo sposato appieno le linee programmatiche regionali – sottolinea il sindaco Alessio Spinelli – e proprio per questo motivo siamo convinti che il progetto del Centro Artroprotesico a Fucecchio debba essere tutelato e valorizzato perchè rappresenta una delle eccellenze della sanità toscana. La Regione deve continuare ad investire in questa struttura che sta riscuotendo grandissimi successi, cercando di potenziarla anche dal punto di vista del personale in modo da poter aumentare ulteriormente il numero degli interventi. E oramai una necessità visto che i riconoscimenti ottenuti e la qualità dei servizi erogati ha fatto sì che arrivino pazienti da ogni parte d’Italia allungando così le liste di attesa. Il Comune ha creduto nel progetto del Cesat non solo a parole ma con i fatti, investendo alcuni miliioni di euro per realizzare un parcheggio e un percorso meccanizzato a servizio dell’ospedale. Auspico che anche la sanità toscana, che da decenni si distingue per qualità dei servizi nel panorama nazionale, continui con gli investimenti senza alcuna titubanza perché i risultati ottenuti finora sono sotto gli occhi di tutti”.

I “successi“ del centro artroprotesico, oltretutto, stanno avendo anche una ricaduta positiva sul centro storico di Fucecchio. Prossimamente, ad esempio, l’auditorium dell’ex Abbazia di San Salvatore ospiterà (16 e 17 ottobre) il XXIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Biomeccanica in Ortopedia e Traumatologia con il convegno su “La modularità nelle artroprotesi”. I massimi esperti nazionale in materia si ritroveranno a Fucecchio per due giorni di confronti e approfondimenti.


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