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Attualità domenica 02 aprile 2017 ore 13:30

"Si alla vita, no agli istituti"

Nella giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo, il presidente dell'associazione Autismo Toscana Marino Lupi fa alcune riflessioni



FUCECCHIO — E' il 2 aprile, decima giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo, una ricorrenza ma anche un giorno di riflessione e progetti. Ne parla Marino Lupi, presidente dell'associazione Autismo Toscana Onlus, da anni in prima linea nel sostegno alle famiglie e alle persone che hanno a che fare con questa tremenda sindrome.

Siamo a un nuovo 2 aprile, Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo. Che quest’anno vogliamo caratterizzare con lo slogan sì alla vita, no agli istituti! Al centro delle iniziative i nostri figli più fragili.

Insieme alla grande maggioranza delle associazioni e delle reti associative regionali, Autismo Toscana ha espresso un No fermo, non negoziabile, al ritorno alla logica dell’istituzionalizzazione delle persone disabili. Un No al convenzionamento de “Le Vele”di San Giuliano Terme (Pi), istituto che dovrebbe confinare 100 persone con disabilità. Con il rischio di aprire una ferita nella Toscana democratica, gettando al vento decenni di politiche per l’emancipazione delle persone disabili e aprendo scenari bui.

L'altro oggetto della nostra protesta è il Polo della disabilità di Empoli, per ora solo un progetto. Che se realizzato, però, sancirebbe la rilegittimazione definitiva agli “istituti” che la legge Basaglia (180/1978) aveva finalmente superato.

Abbiamo portato le nostre convinzioni in III Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana, dove la gran parte delle associazioni e tutte le reti associative toscane hanno ripetuto all’unisono il loro “No” ai nuovi istituti.

Sì alla vita.

Non ci siamo limitati all’opposizione. Abbiamo detto Sì alla vita. Impegnandoci in tanti luoghi della nostra regione per dare un futuro dignitoso ai nostri figli più fragili, che comprenda anche un lavoro vero. E non più solo laboratori di attività occupazionale. Un lavoro vero come quello che svolgono gli “ortolani coraggiosi” di Ventignano, a Fucecchio. Esperienza che si sta allargando, coinvolgendo ragazzi con autismo che insieme ad agricoltori e persone con altre disabilità stanno sperimentando l'uguaglianza sostanziale nel mondo del lavoro. Ottenuta rimuovendo gli ostacoli che limitando di fatto la libertà e impediscono il pieno sviluppo della persona, così da dare corpo ai precetti costituzionali di accesso a tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

In questa prospettiva Autismo Toscana e tutte le realtà associative della regione si stanno impegnando anche per dare attuazione alla legge 112/2016, la cosiddetta legge sul “dopo di noi”. Promuovendo la realizzazione di “soluzioni alloggiative per le persone con disabilità grave” che devono offrire “ospitalità a non più di 5 persone”, e solo con deroghe motivate per “strutture con singoli moduli abitativi che ospitino fino a non più di 10 persone complessive”.

Ecco, noi volgiamo questo. Il rispetto delle regole. Il rispetto delle leggi. Vogliamo casa, relazioni umane costruttive, lavoro per i nostri figli. Noi genitori, noi associazioni, siano maturi per progettare il loro futuro. Le leggi nazionali e regionali ci danno questa opportunità. Il fondo associato alla legge 112/2016 ci darà anche un incentivo economico. Siamo in attesa del bando della Regione, nella speranza di avere uno strumento agile che premi i progetti innovativi.

Aspettiamo ancora una volta fiduciosi, ma in ogni caso determinati ad andare avanti. A perseguire l’obiettivo dell’uguaglianza, che per le persone disabili significa dare risposte diverse a bisogni diversi.

Principio che per le persone con autismo significa non essere identificate semplicemente con la loro disabilità, non riducendo l’individuo alla sua patologia. Un lavoro di lunga lena, ma che è molto meno difficile portare a termine di quanto comunemente si ritenga, come ci ha insegnato l’esperienza fatta sul campo in tutti questi anni.

Per questo nella giornata mondiale per la consapevolezza dell’Autismo, chiediamo un sostegno fattivo a tutti i cittadini delle nostra comunità, qualunque ruolo abbiano. Nella convinzione profonda che proprio nelle comunità si costruiscono progetti e legami che emancipano le persone. Che in questi contesti maturano le condizioni per concretizzare quel “progetto di vita” che valorizzi i nostri figli, i loro desideri, le loro aspettative, andando oltre i loro deficit o le loro disabilità.

Noi siamo pronti.

Marino Lupi

Presidente Autismo Toscana Onlus


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