Politica martedì 29 giugno 2021 ore 10:14
Commissione mafie, "Si passi da parole a fatti"

Galletti: “Inutile invitare esperti dell’antimafia se le proposte rimangono inascoltate. La politica al governo della Toscana passi da parole a fatti”
FIRENZE — “Lo scandalo delle terre inquinate delle concerie - scrive Galletti - ha
portato alla luce un sistema di controllo regionale insufficiente.
Incapace di intervenire in tempi utili a prevenire conseguenze
disastrose per la salute e per l’ambiente. La strada regionale 429,
sotto la quale sono sepolte 8mila tonnellate di inquinanti Keu, con
valori di 26 volte oltre il limite consentito, contamineranno i terreni
adiacenti alla sede stradale molto prima che la politica di governo
riesca a fare una seria autocritica. Il porto di Livorno è un hub di
smercio della droga presidiato dalle mafie ed è grazie solo al lavoro
delle forze dell’ordine se la situazione non è fuori controllo; e i
tanti casi di riciclaggio, usura e infiltrazioni mafiose, che da anni
infestano le cronache dei quotidiani, nell’inerzia di chi governa la
Regione, denunciano una situazione preoccupante.”
“Già nel 2018 - ricorda la Capogruppo M5S - le audizioni di Salvatore
Calleri e Renato Scalia, della Fondazione Caponnetto, ci avevano messo
in guardia da questi fenomeni e oggi, nuovamente in audizione, hanno
lanciato gli stessi appelli di allora, colpevolmente rimasti
inascoltati. E coerentemente con i miei valori - spiega Galletti -
faccio mie le loro parole, con l’intento di trasformarle in proposte da
rilanciare con forza in Consiglio Regionale attraverso la presentazione
di specifici atti.”
“La Toscana è una terra ricca, anche se economicamente sfiancata dalla
pandemia e questa ricchezza, oltre alla situazione di difficoltà creata
dal Covid, attira le mafie. Presto arriveranno anche i soldi del Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - osserva la pentastellata - e
non possiamo correre il rischio che le organizzazioni criminali se ne
approprino infiltrandosi negli appalti a venire, acquisendo imprese in
difficoltà con operazioni di riciclaggio o puntando agli investimenti
che la Regione dovrà fare nel settore sanitario, necessari a superare
eventuali nuove emergenze epidemiche che a detta degli esperti, in
futuro, potrebbero ripresentarsi.”
“Dobbiamo cogliere le criticità di questo momento storico decuplicando
il personale che effettua controlli attivi sui cantieri, con interventi
preventivi, per intercettare fin da subito eventuali illeciti. Sarà
necessario aggiornare e potenziare gli strumenti di indagine, popolando
opportunamente le banche dati dei sistemi di monitoraggio già a
disposizione, come il Sitat: lo strumento dell’Osservatorio dei
Contratti Pubblici della Regione Toscana. Ma soprattutto procedendo alle
nomine dei nuovi membri dell’Osservatorio della Legalità e sarebbe
importante farlo, come suggerito da Calleri stesso, in una data dalla
forte valenza simbolica: il 19 luglio, il giorno della Strage di via
D’Amelio dove persero la vita Paolo Borsellino e i 5 uomini della
scorta. Perché il primo passo per sconfiggere la mafia è iniziare a
parlarne ed è anche sotto questo punto di vista che l’Osservatorio può
fare la differenza.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, a
margine dei lavori della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni
mafiose e della criminalità organizzata in Toscana.
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