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Attualità giovedì 18 settembre 2014 ore 11:30

"Da rifiuto a risorsa", il compostaggio domestico

E' un nuovo progetto per il Comune. Una diminuzione di costi anche per i cittadini. Percorsi didattici sul compostaggio e una compostiera scolastica



CASTELFRANCO — L'amministrazione comunale di Sotto continua il suo impegno verso la sostenibilità ambientale che è anche sociale ed economica. Negli anni passati erano state acquistate delle compostiere domestiche che venivano fornite in comodato d’uso gratuito ma il tutto si era poi fermato per mancanza di risorse portando ad avere numerose richieste inevase. 

Adesso con il progetto “Da rifiuto a risorsa, il compostaggio domestico”, la nuova amministrazione comunale ha deciso di rilanciare fortemente questa pratica virtuosa attraverso l’acquisto di ben 500 nuove biocompostiere che per scelta dell’amministrazione saranno in plastica riciclata derivate dal riciclo di plastiche eterogenee toscane (provenienti dagli impianti di Revet) anziché in plastica vergine dando cosi un vero senso alla raccolta differenziata porta a porta fornendo un valido esempio di “buona economia” ai cittadini sulla scorta di un efficiente riciclo della materia. 

Pertanto, con un impegno di spesa di circa 27mila euro, l’amministrazione di Castelfranco di Sotto punterà quindi ad evadere entro la fine dell’anno tutte le richieste che si sono via via sommate in questi anni e rilancerà ulteriormente la pratica virtuosa del compostaggio domestico con nuovi affidamenti fino ad esaurimento scorte.

“Abbiamo deciso di rilanciare subito il compostaggio domestico - afferma l’assessore all’ambiente, Federico Grossi – perché vogliamo che Castelfranco si avvii a diventare a pieno titolo un Comune ecosostenibile"

Attraverso l’utilizzo della biocompostiera ogni cittadino, provvisto di giardino o di un orto, potrà produrre dell’ottimo compost, cioè dell’ottimo terriccio partendo dai rifiuti organici prodotti in casa ad esclusione degli scarti di carne e pesce che sono alimenti biologicamente complessi. Quindi potranno essere utilizzati scarti di frutta, verdure, tagli dell’erba nonché foglie e piccole potature come da volantino illustrativo che verrà poi consegnato insieme al bio-composter. 

"Per l’amministrazione comunale - continua l'assessore Grossi - incentivare il compostaggio domestico significherà: smaltire minori rifiuti organici col gestore e quindi minori costi; trasformare un rifiuto in una risorsa; permettere ai cittadini di risparmiare poiché a tutte le utenze domestiche che prenderanno in comodato d’uso gratuito un biocomposter sarà riconosciuto uno sconto del 10% ogni anno sulla Tari a partire dal 2015". 

Grazie ad un contributo di Ecofor Service, saranno attivati anche dei percorsi scolastici nelle scuole col supporto dell’Ecoistituto delle Cerbaie "per spiegare e far capire ai ragazzi che cosa si intende per compostaggio - aggiunge l'assessore Grossi - perché l’educazione è fondamentale per formare cittadini consapevoli. Inoltre Legambiente Toscana si è interessata al nostro progetto". 

Sarà quindi Ecofor Service il partner privato dell’amministrazione comunale che insieme all’Ecoistituto delle Cerbaie prenderanno parte al progetto.

“Su richiesta dell’amministrazione comunale abbiamo definito dei percorsi scolastici di conoscenza del processo di compostaggio – spiega Andrea Bernardini dell’Ecoistituto delle Cerbaie – attraverso il quale gli scarti organici di cucina e del verde si trasformano in concime e compost utile per gli orti ed il giardinaggio. I laboratori prevederanno incontri introduttivi in classe ed uscite esterne con la realizzazione e la gestione di una compostiera scolastica che sarà gestita direttamente dai ragazzi nella quale si potranno vedere in diretta tutte le fasi del processo di trasformazione dei rifiuti organici scelti, immessi e gestiti dagli alunni. Sarà sicuramente utile e divertente per i ragazzi”.


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