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Attualità venerdì 16 gennaio 2015 ore 14:31

Difesa del suolo, chiesti interventi manutentivi

​Sopralluogo dell'amministrazione comunale insieme alla Regione sul torrente Egola e sul fiume Arno



SAN MINIATO — Continua l’attività di prevenzione e messa in sicurezza del territorio di San Miniato. Mercoledì scorso il sindaco Vittorio Gabbanini, insieme all’assessore ai lavori pubblici Manola Guazzini e ai tecnici del Comune, hanno convocato la Regione Toscana e il Genio Civile di Pisa per un sopralluogo sul torrente Egola e a San Donato sul fiume Arno. Ad accompagnare gli amministratori e i tecnici è stata anche una delegazione di cittadini di entrambe le frazioni. 

“Questo sopralluogo era già stato annunciato nel cronoprogramma degli interventi da mettere in atto – spiega l’assessore Guazzini -. Volevamo fare il punto della situazione in due delle aree del nostro territorio maggiormente soggette a criticità, sulle quali abbiamo chiesto l’intervento manutentivo da parte della Regione Toscana”. Come già evidenziato in altre occasioni, la competenza della manutenzione spetta in parte alla Provincia di Pisa e in parte al Consorzio di Bonifica. I tecnici del Comune hanno posto l’accento sul fatto che non siano stati apportati interventi adeguati lungo il torrente, con la conseguente formazione di evidenti depositi di terra e una crescita di arbusti e vegetazione che impediscono il naturale deflusso delle acque.

“Abbiamo evidenziato che la sponda destra del torrente, nel tratto dell’abitato, è in carico alla Provincia di Pisa, mentre quello sinistro spetta al Consorzio di Bonifica – prosegue l’assessore -: una simile sovrapposizione di competenze, ha generato una situazione grottesca che porta ad avere una sponda pulita e mantenuta (quella in carico al Consorzio), mentre l’altra è invasa dalla vegetazione”. Alla Regione il Comune di San Miniato ha richiesto di rimuovere il materiale accumulato nel fondo dell’alveo, ripristinando la sezione naturale di deflusso del torrente, il taglio della vegetazione presente lungo le sponde e il riordino delle competenze idrauliche, in modo da avere un unico interlocutore per la manutenzione delle sponde. 

“Gli interventi che abbiamo fatto presente alla Regione, potranno essere integrati con i lavori, in via di realizzazione, del nuovo ponte a Ponte a Egola, all’interno dei quali è prevista in parte la sistemazione dell’alveo del torrente, in prossimità del ponte”, precisa l’assessore.

Durante il sopralluogo a San Donato, nella zona appena a valle del ponte che collega la Città della Rocca a Santa Croce, sono stati rilevati accumuli di materiale solido sotto i piloni del ponte e a valle; durante le piene del fiume, questa situazione provoca moti vorticosi che vanno ad incidere pericolosamente sulla sponda sinistra. “Dalle verifiche che abbiamo effettuato, risultano evidenti erosioni e moti franosi che rischiano di compromettere la salute dell’argine – spiega ancora l’assessore -. Abbiamo messo al corrente della situazione i tecnici della Regione, e tra i presenti è stata condivisa la necessità di dover intervenire sul tratto del fiume Arno, in modo da consolidare ed attenuare i fenomeni di erosione e frana che stanno iniziando a compromettere la sponda sinistra e la spalletta del ponte. Per questo secondo intervento, è necessario che la Regione Toscana rediga un progetto definitivo, dal quale poter poi attingere le risorse finanziarie”.

“Siamo intenzionati a rispettare la tabella di marcia perché il problema idrogeologico è tra le priorità di questa amministrazione – spiega il sindaco -. Questi interventi sull’Egola e sul fiume Arno sono necessari, informare i tecnici della Regione era un passaggio obbligato per superare l’impasse nella quale ci troviamo, a causa di una sovrapposizione e di una cattiva concertazione di competenze, difficoltà che non intendiamo più accettare, perché la sicurezza viene prima di tutto”.

Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio Stampa


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