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Attualità lunedì 19 dicembre 2016 ore 13:45

Pubblico e privato uniti per ripulire Montefalcone

Si è svolto in Comune un incontro per discutere e provare a contrastare il fenomeno delle discariche abusive di rifiuti nei boschi



CATSELFRANCO — Parte pubblica e proprietari delle particelle boschive lungo la provinciale 34 Castelfranco-Staffoli insieme per accordarsi e contrastare il fenomeno delle discariche abusive di rifiuti nei boschi di Montefalcone. Questo il senso dell'incontro che si è tenuto scorso in municipio.

L'area di Montefalcone è da anni interessata da un grave problema di abbandono abusivo di rifiuti e degrado urbano. L'amministratore comunale insieme al Consorzio Forestale delle Cerbaie ha convocato i responsabili di questi terreni per affrontare le problematiche presenti in queste aree boschive, per trovare soluzioni congiunte e condivise. A questo incontro, preceduto da un puntuale censimento di tutte le particelle catastali boschive, erano presenti anche il Corpo Forestale dello Stato in servizio presso la Riserva Naturale Statale di Montefalcone, il Comando della Polizia Municipale e l'avvocato Valentina Pinori in rappresentanza di Geofor spa.

“L'amministrazione comunale ha intrapreso una serie di azioni per contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti su tutto il territorio comunale – ha commentato il sindaco Gabriele Toti - sia urbano che forestale. Considerato che molti ettari all'interno dei confini del nostro comune sono superfici boschive, è necessario un forte impegno pubblico e privato per conservare quello che di fatto rappresenta il polmone verde del Comprensorio del Cuoio. Il Consorzio Forestale delle Cerbaie - ha concluso - nasce nel 2010 proprio sulla necessità di valorizzare maggiormente questi territori all'interno di una governance intercomunale”.

“La situazione non è più sostenibile con le sole forze della parte pubblica - ha dichiarato l'assessore all'ambiente e presidente del Consorzio Forestale delle Cerbaie Federico Grossi -. Considerato che tutte le particelle boschive presenti sono di proprietà privata, è necessario e doveroso che anche i proprietari prendano coscienza dello stato in vertono i loro terreni. Occorre che si attivino concretamente facendosi carico delle problematiche che persistono da tempo in queste aree- ha sottolineato Grossi- senza far finta di nulla”.

Fin dall'inizio del mandato l'assessorato all'ambiente è più volte intervenuto per la rimozione dei rifiuti e - congiuntamente alla Provincia, Regione e CFS - sono stati realizzati interventi di tagli selettivi di piante, di regimazione idraulica e pulizia lungo la fascia perimetrale della SP 34 Castelfranco-Staffoli, grazie a contributi regionali inerenti l'anti incendio boschivo. Più volte sono state elevate sanzioni da parte della Polizia Municipale per l'abbandono di rifiuti pari a 500 euro (il massimo previsto dalla normativa vigente).

“C'è la volontà di risolvere insieme i problemi - ha aggiunto l'assessore Grossi - per questo invitiamo tutti i privati ad aderire al Consorzio Forestale, per condivide insieme possibili soluzioni all'abbandono dei rifiuti, quali l'istallazione di sbarre o recinzioni all'ingresso delle strade bianche, così come la possibilità di aderire ai fondi di finanziamento PSR regionali per opere di rimboschimento, valorizzazione e ripristino degli ecosistemi”.

È intervento poi Giuseppe Tomaselli, vice ispettore CFS del Posto Fisso di Montefalcone: “Come Corpo Forestale dello Stato siamo continuamente impegnati in un monitoraggio serrato delle aree intorno alla Riserva Naturale di Montefalcone insieme alla Polizia Municipale e all'Arma dei Carabinieri. Gli ottimi risultati ottenuti dimostrano ancora una volta come solo unendo le forze si possano raggiungere significativi risultati. I proprietari dei boschi hanno dei doveri da rispettare, di vigilanza dei propri beni. Per questo ringraziamo l'Amministrazione per questo importante incontro”.

Gli intervenuti alla mattinata di sabato hanno espresso soddisfazione per l'incontro promosso e si sono resi disponibili a valutare le possibili soluzioni insieme al Consorzio Forestale, come organo di supporto e di consulenza.


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