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Cronaca martedì 24 novembre 2020 ore 11:08

Omicidio Checcucci, arrestato un vicino di casa

Un momento della conferenza stampa

Svolta nell'omicidio dell'uomo ucciso sull'argine dell'Arno. La persona arrestata dai Carabinieri è un vicino di casa di Checcucci



CASTELFRANCO DI SOTTO — La persona arrestata per l'omicidio di Roberto Checcucci, il 53enne di Fucecchio, il cui cadavere fu trovato il 27 settembre scorso lungo l'argine dell'Arno a Castelfranco, è un vicino di casa dell'uomo.

Lo hanno detto il procuratore della Repubblica di Pisa Alessandro Crini e i vertici dell'Arma dei Carabinieri nel corso di una conferenza stampa convocata in Procura dopo la svolta sulla vicenda.

Il movente è ancora da chiarire, anche se si pensa a liti di vicinato. A sostegno dell'arresto ci sono video di telecamere e riscontri biologici, tanto che per l'arresto il reato contestato è stato quello di omicidio premeditato.

L'indagine è stata condotta dal nucleo operativo dei Carabinieri di San Miniato ("Condurre una indagine durante la pandemia non è banale", ha specificato il procuratore Crini ) che hanno raccolto alcune tracce importanti. 

"A 190 metri dal cadavere furono trovate macchie di sangue e una mascherina chirurgica", è stato spiegato. "Materiale genetico è stato trovato sotto le unghie della vittima" e questo ha portato gli investigatori al profilo genetico del presunto assassino, messo a confronto con quello del 53enne poi arrestato attraverso uno stratagemma: un alcol test cui è stato sottoposto il figlio.

La fase di indagini ha visto interrogare molte persone, che avevano frequentato la zona dell'argine e a scavare nella vita di Checcucci, "Persona molto riservata, senza cellulare, né computer" e all'analisi dei filmati di sorveglianza dell'area.

I militari sono così arrivati ad un sospettato, salito sull'argine da una rampa a Santa Croce e visto ridiscendere circa un'ora dopo, "Claudicante e malconcio". Nell'arco di quella ora è avvenuto l'omicidio.

"Resta da capire perché si è arrivati a questo livello di brutalità", è stato spiegato.

In un armadietto da lavoro dell'arrestato sono stati trovati un mazzuolo e un coltello, "Compatibili con le ferite sulla vittima", nonché i vestiti presumibilmente indossati quel giorno.


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