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Cultura venerdì 18 aprile 2014 ore 10:36

Al "San Giuseppe" festa per il gruppo di pittura della Badia e i suoi maestri

Inaugurata l'opera realizzata dal Centro diurno di San Miniato, destinata all'ospedale empolese



COMPRENSORIO — Taglio del nastro, nei locali dell’ospedale “San Giuseppe” di Empoli, per l’opera realizzata dal gruppo di pittura del Centro diurno della Badia (che ha sede in località La Catena a San Miniato) coordinato da Simonetta Melani, in occasione del Natale del 2012 come scenario ad un presepe costruito da un altro gruppo, guidato da Andrea Meini.

“Si tratta di un’opera donata appositamente per la Piazzetta degli Artisti, divenuta in questi ultimi mesi luogo d’incontro e crocevia di emozioni e informazioni culturali, certi in tal modo di dare, oltre che un caloroso saluto d’accoglienza artisticamente e umanamente significativo agli ospiti che qui si soffermeranno, anche una testimonianza viva e compartecipe del nostro viaggio terapeutico”. E’ con queste parole che gli operatori dell’unità operativa psichiatria dell’Asl 11 hanno voluto commentare il senso di questa inaugurazione organizzata ieri quale ringraziamento verso coloro che hanno contribuito in prima persona alla realizzazione di un’opera che fa da sfondo ad alcuni eventi aziendali aperti gratuitamente al pubblico a partire dai degenti della stessa struttura ospedaliera.

L’intera opera si presenta come un intricato e insolito retablo che, sviluppandosi in cinque pannelli (ciascuno di m. 2,50 di altezza x 1,20 di base), congiunge un insieme di segni creando una sorta di sottobosco, un sistema linfatico di forte impatto visivo e interpretativo.

“Le attività espressive mettono in gioco qualcosa che ha a che fare con la sensazione di sentirsi vivi e con il senso che ha la vita - hanno aggiunto gli operatori della psichiatria - Nei nostri gruppi di pazienti la creatività non consiste tanto nel padroneggiare una tecnica o nel saper manipolare i colori per produrre una composizione particolare, ma nel funzionare in modo sufficientemente libero e integrato, poggiando su di una base sicura rappresentata dal gruppo e dagli operatori dedicati che ne delimitano una cornice spazio-temporale e relazionale. L'attenzione va, quindi, più al soggetto che all'opera. Queste costruzioni pittoriche sono lavori di alcuni degli utenti del servizio realizzati con il sostegno attento e rispettoso di operatori professionali e di due artisti che collaborano con noi ormai da anni, Simonetta Melani e Andrea Meini, che stanno concludendo la loro esperienza presso il nostro centro e a cui va il nostro sentito ringraziamento, così come va ringraziata la direzione infermieristica ed ospedaliera per la disponibilità e sensibilità dimostrata”.

La donazione dell’intera opera testimonia il grande valore e significato del contributo di coloro che si sono messi in gioco all’insegna dell’arte e con estrema generosità.


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