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Lavoro mercoledì 28 settembre 2016 ore 09:15
Ristori conferma gli esuberi
L'incontro in Regione non è servito a cambiare le carte in tavola. L'azienda prosegue sulla linea dei licenziamenti. 63 persone rischiano il posto
SANTA MARIA A MONTE — Nulla di fatto. Ci hanno provato, sindacati e Regione, a far cambiare rotta ai vertici delle officine Ristori, ma la storica azienda dell'indotto Piaggio non arretra di un passo e conferma l'intenzione di mettere in mobilità 63 dipendenti.
Le lettere potrebbero arrivare già il prossimo 5 ottobre. Per la Valdera sarebbe un durissimo colpo. Gli operai hanno allestito un presidio, sperando, con la protesta, di scongiurare l'avvio di una drammatica crisi. L'ultimo tentativo di dialogo è naufragato ieri mattina nel corso di due colloqui con Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente Enrico Rossi. Il primo incontro era con la proprietà, il secondo coi sindacati.
Inevitabile l'inasprirsi della protesta: decine di lavoratori delle Officine stanno effettuando un presidio davanti alla fabbrica per protestare contro la condotta aziendale. Secondo gli operai Ristori "negli ultimi due anni, da quando si trova nella situazione di concordato in continuità, non ha fatto nulla per trovare nuove commesse ed evitare questo dissesto".
Il 5 ottobre scadono gli ammortizzatori sociali. Stamani gli operai sono davanti ai cancelli dello stabilimento per impedire l'accesso alla fabbrica.
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