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Lavoro martedì 20 dicembre 2016 ore 10:31

Ristori, "Un atteggiamento incomprensibile"

Uno sciopero alla Ristori

Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi chiede che l'azienda sospenda i licenziamenti in vista dell'incontro convocato domani in Regione



PONTEDERA — Ore drammatiche e decisive per i lavoratori di Ristori, azienda dell'indotto Piaggio dove per 48 dipendenti la messa in mobilità pare assicurata. Inizialmente la misura pendeva sulla testa di 54 operai. I motivi della riduzione non sono noti. D'altra parte, l'azienda si è sottratta all'ultimo confronto con i sindacati, questa mattina recatisi in prefettura per discutere la crisi.

Un apposito tavolo è già stato aperto in Regione e per domani è fissato un nuovo incontro. Nella vicenda interviene anche il sindaco di Pontedera Simone Millozzi che chiede all'azienda di non inoltrare le lettere di licenziamento almeno fino a domani, per rispettare la natura istituzionale dell'incontro.

Di seguito, il commento integrale del sindaco.

Apprendo informalmente del mancato accordo sulla vertenza Ristori quando ormai si vedevano spiragli di una soluzione positiva che provava a trovare un punto di caduta con il sacrificio di tutti, lavoratori compresi, in un'ottica di salvaguardia del livello occupazionale.

Se le notizie fossero confermate ritengo incomprensibile l'atteggiamento dell'azienda che, nonostante sembrasse vicino il raggiungimento di una intesa praticabile, ha abbandonato unilateralmente il tavolo senza fornire motivazioni plausibili così facendo naufragare l'ipotesi di accordo su cui si era concentrato il lavoro delle parti negli ultimi giorni.

La straordinaria difficoltà economica e la crisi sistemica che ha investito soprattutto la piccola e media impresa legata alla manifattura, richiede da parte di tutti i soggetti coinvolti sforzi ancora maggiori per evitare che le difficoltà vengano scaricate sui lavoratori che sono comunque l'anello più debole; ogni sforzo deve continuare ad esser indirizzato per scongiurare le pesanti conseguenze ed il devastante impatto sociale che la perdita di posti di lavoro porta sempre con sè.

Auspico dunque che in vista dell'incontro convocato domani in Regione, almeno per il rispetto dovuto all'iniziativa di carattere istituzionale, l'azienda soprassieda all'invio delle lettere di licenziamento.

Faccio allo scopo un nuovo ed accorato appello a tutte le parti affinché siano perseguite ancora e fino in fondo strade che in questo momento sembrano impraticabili e che sia approfondita di nuovo ogni possibile ipotesi utile a limitare al massimo le conseguenze che la chiusura negativa della vertenza comporterebbe.


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