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Attualità mercoledì 16 settembre 2020 ore 13:45

​Bplaj, semestrale positiva

Nicola Luigi Giorgi e Daniele Salvadori
Nicola Luigi Giorgi e Daniele Salvadori

Il presidente Nicola Luigi Giorgi e l'amministratore delegato Daniele Salvadori hanno presentati e spiegato tutti i temi attuali e futuri



PONSACCO — "Semestrale positiva - ha esordito il presidente della Banca Popolare di Lajatico, avvocato Nicola Luigi Giorgi - con un utile di 600mila euro perché abbiamo fatto accantonamenti per il futuro, La nostra qualità ci è stata riconosciuta e abbiamo anche concesso tempo a famiglie e imprese mentre cercheremo di distribuire il prossimo superbonus soprattutto ai soci". Su questa linea c'è anche l'amministratore delegato Daniele Salvadori che ha parlato di 33 milioni di nuovi volumi arrivati a 57 attuali, mentre aumentano i risparmi a causa del fenomeno Covid che ha in un certo senso consigliato' i risparmiatori di tenerli per ora fermi".

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lajatico ha approvato la Semestrale 2020 che presenta una ulteriore crescita dei principali aggregati patrimoniali e un andamento economico soddisfacente nonostante gli effetti negativi della pandemia covid-19.

"Dal marzo 2020 la Banca ha dovuto sostenere sforzi rilevanti - dice la nota diffusa - per garantire la continuità dei servizi offerti alla clientela adeguandosi alle nuove necessità imposte dalla crisi coronavirus e per poter assistere nel migliore dei modi le famiglie e le piccole e medie imprese del territorio nel nuovo clima di improvvisa recessione e di profonda incertezza sulle prospettive future". 

"Le filiali e gli uffici centrali della Banca sono stati fortemente impegnati per garantire l’accesso dei clienti alle diverse forme di agevolazione introdotte dagli accordi promossi dall’ABI e dai decreti emanati dal governo che prevedono la proroga delle scadenze sui prestiti in essere e la concessione di nuove linee di finanziamento assistite dalla garanzia dello Stato. In tale contesto sono state processate circa 1.800 richieste di “moratoria” riguardanti 220 milioni di euro di finanziamenti concessi, oltre a quasi 1.000 richieste di erogazione di nuova liquidità per complessivi 40 milioni di euro. Operazioni di sostegno, queste, rivolte principalmente ai settori più colpiti dagli impatti del coronavirus e a quelli che stanno risentendo maggiormente della crisi anche nella fase di ripresa dall’emergenza". 

"Nel I° semestre dell’anno è proseguita la fase di positiva di espansione degli impegni vivi alla clientela, saliti al 30 giugno scorso a 620 milioni, con un incremento del 2,8% da inizio anno e del 4,5% rispetto alla Semestrale 2019. La crescita, in linea con gli obiettivi del piano strategico aziendale, è stata trainata anzitutto dall’ulteriore espansione dello stock dei mutui (+7,2%), prevalentemente concessi per l’acquisto della prima casa. Anche la consistenza della raccolta diretta da clientela ordinaria ha registrato un nuovo miglioramento nel semestre (+1%); l’emergenza coronavirus e la conseguente instabilità dei mercati finanziari hanno condizionato invece la progressione della componente gestita, che si è mantenuta comunque su livelli positivi (+0,9%) grazie ai risultati realizzati nell’attività di collocamento delle polizze assicurative a contenuto finanziario (+14,6% da fine 2019). Il minore interesse della clientela nei confronti degli strumenti del risparmio gestito si è tradotto in una maggiore propensione per la componente amministrata (+4,2%), che ha portato il totale della raccolta indiretta al 30 giugno 2020 a € 477 milioni (+2,4% rispetto a fine 2019). La Massa Intermediata complessiva della Banca alla fine del semestre ha registrato il nuovo livello massimo, collocandosi a € 2,16 miliardi, con un incremento di € 62 milioni (+3%) rispetto a fine 2019. Nel I° semestre dell’anno, tenendo conto delle negative ripercussioni che la grave crisi sta manifestando sulla situazione economica delle famiglie e sull’attività delle imprese oltre che sui rischi di una nuova crescita dei crediti deteriorati a livello di sistema, la Banca ha intensificato le operazioni di dismissione di crediti deteriorati. Nel semestre è stata effettuata una operazione di write-off, che ha contribuito a ridurre l’incidenza delle posizioni deteriorate lorde complessive sul totale degli impieghi dal 10,65% di fine 2019 al 10,10% (5,98% al netto delle rettifiche di valore), mentre è in corso una cessione pro soluto di posizioni deteriorate nell’ambito di un’operazione multioriginator promossa da Cassa Centrale Banca".

"In tale ottica la Banca ha provveduto anche ad incrementare il grado medio di copertura sulle esposizioni in bonis, passato dallo 0,66% al 1,09%, aderendo in misura rigorosa alle nuove linee guida emanate dall’Autorità Bancaria Europea seguendo le metodologie e i parametri proposti dal service Cassa centrale Banca; alla fine del semestre il grado medio di svalutazione delle posizioni deteriorate è pari al 44%. Per effetto delle nuove misure adottate, che intendono tutelare maggiormente la solidità della Banca nel nuovo ed inatteso scenario di mercato, l’incidenza dei crediti deteriorati netti sui mezzi propri è scesa al 46,2%, confermandosi nella fascia meno rischiosa a livello di sistema. La dinamica favorevole degli impieghi e il leggero miglioramento dello spread medio hanno consentito un miglioramento del 5,7% del margine di interesse, al quale si è affiancato il nuovo progresso dei ricavi netti da servizi (+10,4% annuo), particolarmente significativo se si considerano gli effetti negativi della crisi coronavirus sulle commissioni generate da alcuni comparti. Il margine di intermediazione mostra pertanto una crescita significativa (+13,50%), amplificata dai risultati dell’attività di movimentazione del portafoglio titoli (€ 1.359 mila, +97,6% rispetto allo stesso periodo del 2019). Le nuove misure adottate per la valutazione dei crediti, che hanno comportato un incremento della voce 130 pari a 2,2 milioni di euro rispetto al 30.06.2019, hanno inciso fortemente sul risultato economico del semestre. Anche la crescita delle spese amministrative (+4,35% annuo), appesantite dagli oneri dovuti all’adeguamento alle misure di contrasto al covid 19 e dagli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (dovuta all’applicazione delle già menzionate politiche di valutazione anche agli impegni e alle garanzie rilasciate), hanno condizionato il risultato".


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