Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:39 METEO:SAN MINIATO10°17°  QuiNews.net
Qui News cuoio, Cronaca, Sport, Notizie Locali cuoio
domenica 06 ottobre 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Al confine tra Libano e Siria, feriti e sfollati intrappolati tra le guerre
Al confine tra Libano e Siria, feriti e sfollati intrappolati tra le guerre

Attualità venerdì 16 dicembre 2016 ore 14:00

#buttaibotti per amore

La Lega per la difesa del cane ricorda alcune precauzioni per evitare gli incidenti provocati da animali spaventati da petardi e fuochi d'artifico



FIRENZE — Si avvicinano le feste di fine anno e con loro i consueti botti e petardi utilizzati da chi ignora o decide di ignorarne la pericolosità, nonostante i bollettini di guerra che, ogni capodanno, costellano le cronache dei mezzi di informazione. 

Anche quest’anno, Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha deciso di ricordare alcuni semplici accorgimenti per proteggere gli animali domestici dagli incidenti. La Lega  invita anche tutti i sindaci e la stessa Anci (l'associazion nazionale dei Comuni) che ancora non lo avessero fatto a vietare i botti, seguendo l'esempio di numerosi Comuni virtuosi che li hanno sostituiti con spettacoli pirotecnici figurativi e altre iniziative.

La notte di San Silvestro è un momento di estrema difficoltà per gli animali, domestici e selvatici, spesso spaventati a morte dal rumore delle esplosioni per via della loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. Mentre gli umani sono intenti a festeggiare, gli animali, domestici e non, vivono un incubo che per loro sembra durare un’eternità.

Lo scoppio dei botti crea negli animali una condizione di panico che li porta a perdere l’orientamento e li espone al rischio di smarrirsi o di essere investiti dalle automobili.

Durante la notte di San Silvestro, è quindi importante che chi possiede un animale segua alcuni accorgimenti:

- Non lasciate i vostri quattro zampe da soli ad affrontare le loro paure e soprattutto evitate di lasciarli all’aperto. E’ importante custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici o particolarmente sensibili allo stress dei rumori è consigliabile rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia.

- dotare gli animali di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito) e presentatre subito una denuncia di smarrimento alla Polizia Municipale o alla ASL.

Ecco alcuni segnali o comportamenti che il vostro animale potrebbe avere in questa situazione:

- urinazione o deposizione di feci, incontrollate;

- fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato; il gesto può ripetersi quando, arrivato in un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con il rischio di perdere del tutto l’orientamento e di non riuscire a ritrovare la via di casa;

• mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga;

- sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si tratta di una reazione molto pericolosa);

- abbaiare, ululare, guaire ruotare vorticosamente su se stesso; anche questa reazione è provocata dall’incapacità di individuare la giusta direzione da seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito;

- mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo;

- scarico della tensione in modo incontrollato;

- nascondersi in luoghi angusti;

- cercare morbosamente protezione dal padrone;

- non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno.

Cosa fare con un cane che sta all’aperto:

- sistemarlo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare. Attenzione ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga;

- non tenerlo legato alla catena! Potrebbe ferirsi seriamente con gravissime conseguenze;

- non lasciarlo sul balcone perché potrebbe tentare di gettarsi nel vuoto;

- se vive in un box esterno, verificare che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione. Fare molta attenzione, se riuscisse ad uscire potresti perderlo per sempre;

- Durante i botti, se possibile, andare da lui e cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non proteggerlo o confortarlo e soprattutto non dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria”, se il cane vede che il proprietario non si agita, si sentirà più tranquillo. E lasciare qualche boccone appetibile quando ci si deve allontanare;

- Un cane spaventato non mangerebbe mai, ma la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato:

Cosa fare con un cane che resta a casa da solo:

• lasciare le luci accese;

• lasciare le porte aperte;

• lasciare almeno due stanze a disposizione;

• il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile;

• non lasciare oggetti che lo possano ferire;

• inibire i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci;

• lasciare liberi i soliti nascondigli;

• lasciare a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare;

• lasciare la ciotola dell’acqua (anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve);

• cercare di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o TV;

Cosa fare quando il cane è a casa con te:

• informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione;

• se ci sono bambini, istruiscili opportunamente: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano;

• Lascia le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile;

• inibisci i nascondigli troppo angusti per evitare che si ferisca per entrarci e lascia liberi i suoi soliti nascondigli;

• se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo. Se vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito, se non ubbidisce significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te. In questo caso non insistere, uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato;

• non controllarlo, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto;

• se dovesse urinare o defecare, non dare peso e pulisci. Non devi in nessun modo farlo sentire in colpa;

• non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare, deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante;

• se cerca il contatto, accettalo ma non favorirlo;

• se abbaia, ulula o guaisce, distrailo;

• se tenta di mordere o di distruggere oggetti, distrailo;

• non tenere radio o televisione con volume molto alto;

• Attenzione ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga;

• cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue paure.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Una cisterna del XIX secolo a un metro dalla superficie stradale, lunga 17 metri e larga 4. Necessarie operazioni di bonifica per ripresa lavori
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Blue Lama

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Attualità