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Cronaca domenica 09 marzo 2014 ore 16:24

Taglio del nastro per piazza XX settembre

Terminati i lavori di riqualificazione, nuova vita per l'importante luogo del centro storico



SAN MINIATO — La piazza è conosciuta come piazza dell’ospedale, ma è nota anche con il nome di piazza Santa Caterina per la presenza della omonima chiesa che si affaccia sul lato est.

L’inaugurazione è stata preceduta da una serie di interventi e contributi, nella sala dell’Accademia degli Euteleti, che ne hanno ricostruito il profilo storico alla presenza del sindaco Vittorio Gabbanini, dell’assessore ai lavori Pubblici Mariateresa Piampiani, dell’assessore al Turismo Giacomo Gozzini, il Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato Antonio Guicciardini Salini, il Presidente Cassa di Risparmio di San Miniato Alessandro Bandini, Riccardo Lorenzi della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, Storici ed Etnoantropologici di Pisa e Livorno, il progettista dei lavori Emilio Bertini, il Presidente Associazione Architettura e Territorio "L. Benvenuti" Sandro Saccuti.

La piazza nacque come fortino nel quale fra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo si costruirono i primi edifici che, seppursostituiti nei secoli successivi, hanno mantenuto la particolare forma trapezoidale. La presenza di una torre detta dei Manardi, posta al centro della strada, in uscita da porta Pancole, costituiva anche il punto di ritrovo per la consorteria di Poggighisi. L’ambiente urbanistico, prevalentemente trecentesco è rimasto integro fino a circa l’anno 1635.

E’ da questa data fino agli inizi del 1700, che la forma spaziale della piazza, pur conservando le linee ed i caratteri trecenteschi,ha subito la perdita dei muri dell’iniziale fortino.Successivamente, con il rifacimento della chiesa di Santa Caterina iniziò la definitiva trasformazione della piazza.

In seguito, con l’unificazione degli Spedali di San Miniato avvenuta nel 1784, si dette origine alla formazione di quel blocco edilizio sul lato nord ovest che ancora oggi ne ha determinato l’impianto.

All’inizio del XX secolo non erano presenti le piante che per molti decenni hanno impedito la visuale architettonica degli edifici che vi si affacciano.

“Dopo la realizzazione del parcheggio di Pian delle Fornaci - ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Mariateresa Piampiani -, e più recentemente con l’esecuzione dei lavori per la riqualificazione e messa in sicurezza dello “sdrucciolo” del vicolo Borghizzi, lavori avvenuti nell’anno 2012-13, abbiamo deciso di attuare il progettoredatto dall’architetto Emilio Bertini relativo alla piazza XXsettembre. Con questi lavori la cittadinanza torna a riappropriarsi di questi spazi potendo ammirare la bellezza delle facciate e rileggere l’originaria forma architettonica, impreziosita dalla luminosità dovuta alla scelta dei materiali e delle finiture”.

“L’amministrazione - ha proseguito il sindaco Vittorio Gabbanini -, ha seguito con particolare attenzione la gestione dei lavori che, realizzati in tre fasi, hanno permesso di portare a compimento le opere necessarie alla riqualificazione, cercando di alleviare i disagi, mantenendo un numero di spazi sosta riservati ai residenti e alla struttura ospedaliera. La realizzazione dei lavori su piazza XX settembre continua il percorso ormai iniziato da alcuni anni con il recupero di piazza del Duomo e piazza della Repubblica rese pedonali. Ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato che, sempre molto sensibile allo sviluppo del territorio, con il proprio contributo ha permesso di eseguire i lavori”.

“E’ per noi un altro risultato importante raggiunto insieme all’amministrazione e per la comunità - ha affermato il presidente della Fondazione CRSM Antonio Guicciardini Salini -. Dopo i recenti interventi sui loggiati di San Domenico, il restauro dell’area del Bastione, della statua di Piazza Bonaparte, delle copertura della Chiesa di San Rocco e di tanti interventi sull’edilizia scolastica, siamo davvero soddisfatti che un altro spazio importante della città sia tornato agli antichi splendori”.


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