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Cronaca giovedì 10 luglio 2014 ore 12:24

Sette casi di tetano, l'Asl consiglia di vaccinarsi

In dieci anni l'azienda di Empoli ha riscontrato dati in linea con l'andamento nazionale. Ma invita alla prevenzione



COMPRENSORIO — La vaccinazione antitetanica è ancora oggi un fondamentale strumento per la prevenzione di una temibile malattia infettiva che può provocare conseguenze gravi, fino alla morte.

Nell’Asl 11, negli ultimi dieci anni si sono verificati sette casi di tetano, di cui due mortali e gli altri risolti dopo un prolungato periodo di ricovero. Tutti i malati non erano vaccinati, e in sei casi si trattava di donne anziane. Il dato è in linea con quanto rilevato a livello nazionale, ovvero che il tetano interessa le persone anziane, e soprattutto le donne, in quanto possono essere sfuggite alla vaccinazione che invece agli uomini veniva praticata durante il sevizio militare.


Da anni in Toscana non si verificano casi di tetano in bambini (un caso c’è stato in Piemonte nel 2006), per effetto degli elevati livelli di copertura vaccinale nell’infanzia. Ma il rischio di prendere il tetano è presente a qualsiasi età, per coloro che non sono vaccinati, e l’idea che i bambini non siano a rischio di tetano è completamente errata.

Se i casi di tetano oggi in Italia si sono ridotti a meno di cento ogni anno, il merito è proprio della vaccinazione, in quanto per questa malattia non esiste alcuna immunità naturale, e solo chi è stato completamente vaccinato può considerarsi protetto. Il tetano si può contrarre a seguito di ferite, e si manifesta con contrazioni muscolari e successiva paralisi, che può portare anche alla morte. Anche se con le attuali tecniche rianimatorie la mortalità si è ridotta, ogni caso di tetano ha comunque sempre altissimi costi sia per la spesa sanitaria, che per i lunghi tempi di ricovero e riabilitazione.

Si può prendere il tetano anche per ferite assai lievi, che addirittura possono passare inosservate: paradossalmente, il rischio è invece minore per le ferite più gravi per le quali si ricorre a cure mediche ed in cui, nei soggetti non vaccinati, viene sistematicamente effettuata la profilassi con immunoglobuline. Ma in questo caso si tratta di una protezione limitata nel tempo (circa un mese), per cui è sempre necessario sottoporsi successivamente alla vaccinazione.

La vaccinazione consiste in un primo ciclo di tre dosi seguito da richiami ogni 10 anni nel corso della vita. Il vaccino è disponibile ormai da oltre ottanta anni ed è sicuro: le reazioni più comuni sono quelle locali, con possibilità di dolore e gonfiore a livello della sede di iniezione.

Da alcuni anni, in occasione dei richiami per il tetano viene effettuata anche la vaccinazione (con unica iniezione) per difterite e pertosse. Particolarmente importante è il richiamo contro la pertosse, in quanto per questa malattia ci si può essere ammalare più volte nella vita e gli adulti (in cui la malattia si può presentare semplicemente come una tosse prolungata e spesso non diagnosticata) possono essere fonte di contagio per i bambini piccoli. Da sottolineare, infatti, che i neonati nei primi 6 mesi di vita, possono avere gravi complicanze, anche mortali, provocate dalla pertosse. Per questo motivo è auspicabile che, nelle famiglie in cui è o sarà presente un neonato, tutti gli adulti provvedano a verificare la propria situazione vaccinale per il tetano e, se necessario, a vaccinarsi con il vaccino contenente anche la protezione contro la pertosse. Stessa raccomandazione per coloro che prestano assistenza ai bambini piccoli, ad esempio gli operatori degli asili nido e il personale sanitario.

La vaccinazione contro tetano, difterite e pertosse viene comunemente effettuata dai medici di famiglia; in alternativa è possibile eseguirla presso i centri vaccinali di Castelfiorentino, Certaldo, Empoli e Santa Croce sull’Arno previa prenotazione Cup (0571.7051).


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