Politica venerdì 12 gennaio 2018 ore 09:00
"La sindaca Parrella si è aumentata lo stipendio?"
Se lo domanda Alberto Fausto Vanni (Progetto repubblicano per Smam) con in mano la determina numero 127 del 19 ottobre scorso
SANTA MARIA A MONTE — Le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali, risulterebbero aumentate del 10 per cento grazie a una determina approvata nell'ottobre scorso. L'accusa arriva da Alberto Fausto Vanni di Progetto repubblicano per Santa Maria a Monte.
"Questa volta non si sono fatti la foto di gruppo sindaca e giunta di Santa Maria a Monte in occasione della 'Determinazione valore indennità di funzione amministratori comunali anno 2017' cioè dell’aumento di stipendio mensile di circa del 10 per cento. La determina n. 127 del 19 ottobre 2017 composta da cinque pagine riportante articoli di legge, per dire dell’adeguamento, o meglio, aumento dello stipendio mensile per Sindaca, giunta e gettone di presenza ai consiglieri comunali.
Si passa per identità al sindaco ed assessori a 112.028 euro e l’Irap a carico del Comune di 9.522 euro. In un periodo come quello attuale di vacche magre aumentarsi lo stipendio non è condivisibile, anzi è inopportuno. Ma La cosa che salta agli occhi è il silenzio su questo argomento, visto che Sindaca e giunta sono dei bravi comunicatori, spesso ripetono tre o quattro volte le opere che stanno facendo, ma quando si tratta di argomenti 'sensibili' il silenzio è d’obbligo.
In passato avevamo consigliato di tagliarsi lo stipendio e mettere telecamere su tutto il territorio comunale, visto i continui furti che in modo particolare subisce Ponticelli, Cerretti e Montecalvoli, ma tutto tace, continuate a fare gemellaggi e festicciole, siete irresponsabili.
Per onestà intellettuale vari lavori sono stati fatti, alcuni di buona fattura come l’illuminazione e asfaltatura di vari tratti di strada, altri come la pista ciclabile in via di Bientina, la collocazione della casa della salute agli ex macelli, la pista di atletica allo stadio, questi lavori invece, a parer nostro, non sono condivisibili.
L’accesso agli atti è cosa impossibile, la trasparenza non è del Dna della sindaca. Le leggi attuali dettano che ogni cittadino può accedere ad atti pubblici in maniera semplice e lineare per verificare come vengono spesi soldi pubblici. Ma la sindaca, di solito, fa rispondere al dirigente non dando informazioni plausibili. Un comportamento in stile autoritario e opaco".
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