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Attualità mercoledì 12 aprile 2017 ore 17:00

Carismi, il salvataggio passa da Rimini e Cesena

Quattro soggetti in ballo: Barent's, De Bustis, Cariparma e Jc Flowers. Quest'ultimo fondo potrebbe fare squadra con la cordata del banchiere romano



SAN MINIATO — Chi salva Carismi dovrà, con tutta probabilità, fare un'operazione a tre teste. Si profila infatti un salvataggio congiunto con Rimini e Cesena. Ore concitate quelle che segnano la messa in sicurezza di Cassa di Risparmio di San Miniato. Concitate anche perché il futuro dell'istituto guidato da Divo Gronchi non è legato solamente ad offerte mirate. 

Sono sulla scena infatti quattro attori, Barents di Jean-Claude Chalhoub, la cordata di privati ed istituzionali guidata da Vincenzo De Bustis, Credit Agricole nella sua articolazione italiana di Cariparma ed un importante fondo di private equity statunitense, JC Flowers, il cui CEO, Chris Flowers, già uomo di Goldman Sachs, ha messo gli occhi inizialmente su Cassa di Risparmio di Rimini. 

Ripercorriamo le tappe: è trapelato dai sindacati locali l'interessamento concreto di Cariparma per il salvataggio di San Miniato anche grazie ad una forte pressione di palazzo Koch. Il modello sarebbe in tal caso quello già visto al tempo di Ubi sui quattro istituti del Salva Banche: prezzatura ad un euro ed esborso da parte del Fondo interbancario di garanzia per la parte dei crediti deteriorati. I francesi in questo caso avrebbero dato il benestare a patto di aggregare le casse di Risparmio di Rimini, Cesena e San Miniato, operazione che al fondo interbancario costerebbe qualcosa come 500/600 milioni di euro per la copertura dei deteriorati. 

Ma proprio su CariRi è iniziata lunedì scorso la due diligence da parte di JC Flowers, con tanto di esclusiva concessa dal board dell'istituto. Ieri sera in Banca d'Italia Barents ha formalmente presentato un'offerta onnicomprensiva sui tre istituti che, dicono i bene informati, è migliorativa rispetto a quella studiata da Credit Agricole e parzialmente discussa col Regolatore.

In queste ore JC Flowers, si apprende da voci di corridoio attendibili, starebbe parlando con De Bustis per unire le forze e realizzare un salvataggio dei tre istituti, Rimini, Cesena e San Miniato. La direzione sarebbe quella di lasciare all'istituto toscano un'autonomia rilevante.

Tutte le soluzioni in ballo passano dal sostegno del fondo interbancario, nella direzione di chiusura a metà tra il mercato ed il sistema. C'è da capire se il sistema vorrà premiare la proposta più conveniente non solo per se stesso ma anche per la realtà territoriale di San Miniato.


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