L’orologio di Palazzo Baschieri torna a scandire le ore

Fucecchio ritrova un pezzo di storia grazie ad Alessio Spinelli e al commerciante Emilio Sabatini che ha finanziato l'operazione di recupero

FUCECCHIO — Guardando lo storico edificio che si affaccia su Piazza Montanelli e Corso Matteotti i fucecchiesi possono nuovamente vedere l’ora esatta grazie ad un’idea del candidato sindaco del Pd Alessio Spinelli e di Emilio Sabatini, storico commerciante di Fucecchio che ha deciso di finanziare l’operazione.

Questa mattina gli operai della ditta incaricata hanno sostituito il vecchio meccanismo con uno moderno che avrà anche la capacità di modificarsi in occasione dell’introduzione dell’ora legale.

“Ne parlai con Sabatini durante la campagna elettorale per le primarie – racconta Spinelli – e subito ci trovammo in sintonia. Per Fucecchio non era una bella immagine vedere quello storico orologio sempre fermo. E non lo era neppure per Emilio che in quel palazzo è nato e che all’orologio lo legano anche affetti familiari (il suo bisnonno regolava i contrappesi quando era un orologio a pendolo). Da qui ci venne l’idea di intervenire prima possibile e di riportare “in vita” l’orologio. Devo ringraziare la famiglia Sabatini perché ha finanziato interamente la riparazione visto che l’amministrazione comunale in questo momento non poteva sostenere la spesa”.

Grazie ad una convenzione tra pubblico e privato si è giunti quindi ad una soluzione che accontenta tutti e che restituisce al centro di Fucecchio un suo pezzo di storia.

“Sostengo da molto tempo – conclude Alessio Spinelli – che dalla collaborazione tra pubblico e privato possono svilupparsi idee e progetti utili alla comunità. Io da anni applico questo metodo per quanto riguarda le attività dei miei assessorati. Un esempio positivo è quello della gestione degli impianti sportivi. Ma la cosa può essere estesa a molti altri ambiti. Penso in particolare a quello degli eventi e delle manifestazioni dove il pubblico può supportare le iniziative dei privati creando sinergie vincenti”.

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