Il Pd del Valdarno e il futuro della sanità

SANTA CROCE SULL'ARNO — Il riassetto della sanità è oggetto di un intervento di Massimo Baldacci, coordinatore Pd Valdarno. Che in una nota considera "estremamente significativo che la Regione Toscana, nel proporre una complessiva riorganizzazione del sistema sociosanitario, abbia riconosciuto la nostra zona, formata dai quattro Comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli in Valdarno, San Miniato e Santa Croce sull'Arno, come una delle aree distretto, che dovranno interloquire con gli organi dell'Asl di Area vasta per esprimere le esigenze del territorio".

Questa scelta, che la "dimensione demografica dei nostri quattro Comuni rendeva niente affatto scontata, è condizione fondamentale perché il nostro territorio, con una forza politica che deriva dalla capacità di presentarsi come un soggetto unitario, e che nessuno dei quattro Comuni potrebbe avere da solo, possa porre questioni come: la continuità della permanenza sul territorio del patrimonio che oggi afferisce all'Asl 11 e l'attuazione dei progetti di investimento che in quell'ambito erano stati definiti; una specializzazione e una diversificazione, ma in nessun modo una riduzione quantitativa e qualitativa dei servizi territoriali, che operano nei campi della prevenzione, del filtro rispetto al ricovero ospedaliero (anche con soluzioni come le case della salute), dell’assistenza domiciliare dopo la dimissione dall’ospedale, della promozione dell’autosufficienza della popolazione anziana; il mantenimento delle possibilità attualmente esistenti di accesso agli ospedali anche indipendentemente dall'area di riferimento, specialmente per coloro che risiedono in aree di confine o in aree particolarmente decentrate o isolate del nostro territorio. In questo senso dovrà essere orientata anche la riorganizzazione del 118".

"È del tutto evidente - sottolinea ancora Baldacci - che questa scelta della Regione è conseguenza dell'importanza del distretto industriale conciario-calzaturiero che ha sede nella nostra zona, e dell'avvio di un processo di aggregazione nell'Unione dei Comuni del Valdarno Inferiore. Di questo risultato va dunque reso merito a chi lo ha promosso e voluto, in primo luogo il Pd, non certo a quelle forze, come la destra e il M5S, che lo hanno osteggiato".

Per questo "è indispensabile compiere entro l'estate gli ultimi passi che devono portare alla costituzione dell'Unione. Ed è indispensabile che, in vista della ridefinizione dei confini territoriali delle Asl di Area vasta, che la Regione e i suoi organi affronteranno dopo l'insediamento del nuovo consiglio regionale, ed entro la fine del 2015, le istituzioni del Valdarno Inferiore vengano ascoltate e abbiano la possibilità di aprire un adegauto percorso di partecipazione".

Conclude Massimo Baldacci: "Per il Pd è condizione imprescindibile di qualsiasi scelta di integrazione in una delle aree vaste che sia salvaguardata l'unità dei 4 Comuni che compongono la nascitura Unione e l'area distretto del Valdarno Inferiore. Chiediamo perciò a tutti i candidati del Pd alle elezioni regionali di sottoscrivere una dichiarazione di impegno in proposito".

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