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Cultura mercoledì 10 settembre 2014 ore 08:00

Incontro culturale nella chiesa di Santo Stefano

Artisti, intellettuali, poeti e sacerdoti si riuniscono a San Miniato per costruire un gruppo di 'cultura camminante', un luogo di riflessione



SAN MINIATO — Sabato 13 settembre alle ore 16, presso la chiesa dei santi Stefano e Michele, in piazza Santo Stefano a San Miniato (Pisa) avrà luogo la prima riunione della Cultura Camminante, nel luogo dove è ancora presente la splendida installazione realizzata da Giulio Greco nell’ambito del Festival del Pensiero Popolare 2014. Un’opera che si chiama “L’Angelo di Pittari”, in onore alla cittadina di Caselle in Pittari, città natale di Greco, il cui protettore è naturalmente San Michele Arcangelo.

Avremo al nostro incontro artisti, intellettuali, poeti delle strade, critici, uomini di buona volontà, soprattutto uomini e donne comuni, che possano costruire un discorso sulla cultura, a nord come a sud, alla ricerca delle differenze e delle comunanze, di paesaggio e di interpretazione del mondo.

Il senso della nostra riunione è riassunto nella figura dell’Angelo e del Diavolo, che in quella chiesa sono così presenti. L’Angelo rappresenta l’Uomo, mentre il Diavolo è simbolo della materia, o forse meglio della natura, una natura mai realmente schiacciata e solo momentaneamente vinta. Il Diavolo è parte della creazione, decide di sottomettersi per restare vivo e presente: perennemente rappresentato nell’immagine dell’Angelo gladiatore. 

Ci sarà tutto il tempo per confrontarsi su questi temi, abbiamo ricevuto già molte adesioni, ci saranno anche sacerdoti (tra l’altro don Francesco Zucchelli che ci ospita nella chiesa e Dilvo Lotti, presente almeno in spirito, ma anche nelle moltissime opere che adornano la chiesa, fino alle vetrate, una delle quali rappresenta proprio il nostro Angelo), ci saranno poi molti uomini di cultura. Tra tutti ci piace segnalare l’invito rivolto a Giuliano Scabia, che tra gli anni Settanta e gli Ottanta, fu straordinario interprete del Diavolo e del suo Angelo (questo il titolo) in un viaggio che durò sette anni, tra l’Italia e l’Europa, protagonista tra l’altro di un bellissimo dialogo col padre guardiano del Convento di San Francesco alla Verna.

L’idea è quella di costruire un gruppo di “cultura camminante”, che si possa muovere con le sue iniziative nei luoghi che vorranno accoglierne le idee. In Italia come all’estero. A sud come a nord. Con interventi complessi, in cui tutti, possano trovare il loro spazio, che siano Angeli (uomini di cultura) o che siano Diavoli (più legati, invece alla “coltura” degli uomini e delle cose).


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