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Politica mercoledì 15 gennaio 2014 ore 09:53

Su Imu e Tares è braccio di ferro tra Pd e partiti di opposizione

Incandescente clima pre-elettorale a Montopoli. Dopo le accuse mosse dal Movimento 5 Stelle e da Rifondazione Comunista sulle tasse, il Pd replica



MONTOPOLI — "Crediamo che questo modo di agire sia testimone di un decadimento della politica e rappresenti una totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, che hanno tutto il diritto di giudicare chi li amministra, ma sulla base di dati e fatti oggettivi", si legge in una nota del Pd di Montopoli che spiega come stanno le cose sul pagamento di Imu e Tares.

"Dire che Montopoli è uno dei due Comuni della Toscana in cui i cittadini pagheranno  la “mini-IMU” è falso perché i Comuni toscani interessati sono 127 - precisa il Pd -. Dall'opposizione sostengono poi che i cittadini di Montopoli pagheranno l’aliquota del 5,2% sulla
prima casa. Ma anche questo è falso. Nessuno pagherà l’intero importo dell’Imu per il semplice fatto che l’imposta è stata abolita. Pagheremo il 40% sulla differenza tra l’aliquota base e quella utilizzata per far quadrare il bilancio comunale, ovvero il 40% dell’1,2%, corrispondente a poche decine di euro".

"E' vero invece che l’amministrazione poteva utilizzare altre fonti per impostare il bilancio di previsione, come sostengono dall'opposizione - preosegue il Pd -. Ma l’unica altra possibilità, prevista dalla legge, era aumentare l’addizionale IRPEF, come hanno fatto altri Comuni, prelevando direttamente i soldi dalle buste paga dei lavoratori. L’amministrazione ha fatto la scelta politica, che rivendichiamo, di non toccare l’addizionale IRPEF per non gravare sul mondo del lavoro proprio in questo momento di difficoltà economica".

Per un criterio di equità, per l’addizionale IRPEF il Comune di Montopoli ha deciso di applicare la seguente aliquota progressiva in rapporto al reddito:

0,00 – per i redditi fino a 10.000 euro annui
0,58 – per i redditi fino a 15.000 euro annui
0,62 – per lo scaglione tra i 15.001 e i 28.000 euro annui
0,78 – per lo scaglione tra i 28.001 e i 55.000 euro annui
0,79 – per lo scaglione tra i 55.001 e i 75.000 euro annui
0,80 – (aliquota massima) scaglione oltre i 75.001 euro annui.

"Dire che il Comune di Montopoli paga ogni anno una multa di 65mila euro perché non raggiunge l’obbiettivo del 40% della differenziata è falso - prosegue il Pd -. L’ecotassa non è una multa ma un sistema tariffario che tiene di conto di due parametri/obbiettivi: produrre meno rifiuti e differenziare il più possibile. L’ecotassa è quindi pagata da tutti i comuni, compresi quelli più virtuosi. Non capiamo come possano definire 'multa' una tassa, né come abbiano calcolato la cifra di 65mila euro".

"L'affermazione secondo cui Montopoli avrebbe la maglia nera per quanto riguarda la raccolta differenziata, e per questo pagherebbe il massimo delle penali, è anch'essa una falsità - continua il Pd -. Il nostro Comune è uno tra i più virtuosi per quanto riguarda il raggiungimento del primo obbiettivo, la bassa produzione di rifiuti; per questo paga per il conferimento in discarica, solo 13 euro a tonnellata nonostante non raggiunga il 40% della differenziata. Per il mancato raggiungimento di questo obbiettivo, a questa tariffa va aggiunta un’addizionale del 20%, come accade per altri 253 Comuni toscani (su 287) - continua la nota -. Anche se avessimo raggiunto l’obiettivo del 40% di differenziata, tolta l’ecotassa comunque dovuta e depurata dell’addizionale, la “penalizzazione” sarebbe stata di 30.900 euro e non di 65mila come asserito nei volantini".

"Dire, infine, che la raccolta dei rifiuti 'porta a porta' ci avrebbe permesso di raggiungere l’obiettivo del 40% di differenziata, risparmiando così molti soldi è una falsità - conclude il Pd -. Il raggiungimento di questo obiettivo deve essere prioritario per tutti, ma dipende dalla cultura ambientale e dal senso civico dei cittadini e può essere raggiunto anche con i cassonetti. Fermo restando che con il 'porta a porta' i costi per i cittadini sarebbero aumentati del 30%, penalizzandoli così in maniera assai più pesante rispetto alla maggiorazione pagata per l’ecotassa (in media meno di 7 euro annui per famiglia)".


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