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Spettacoli venerdì 13 giugno 2014 ore 14:34

Il dramma dei migranti nell'evento clou del festival

Da sinistra: don Ciardella, D'Amico, Calenda e Gabbanini

"Finis terrae" sarà lo spettacolo di punta del ricco cartellone della festa del teatro sanminiatese. Gabbanini confermato ai vertici della Fondazione



SAN MINIATO — Muoiono uomini, donne e bambini. Il dramma dei clandestini è la tragedia di un mondo diviso tra chi ha tutto e chi non ha niente. È il dramma di questo mondo che ha globalizzato il miraggio del benessere senza fare i conti con le risorse della terra. Su questa tragica realtà carica di significati s’interroga, e interroga le coscienze, il Dramma Popolare di San Miniato, la più importante esperienza di drammaturgia dello spirito in Italia, in piedi dal 1947 tra testi inediti, prime assolute e grandi registi come Strehler, Costa, Squarzina, Zanussi. “Finis Terrae”, spettacolo nato da un’idea di Antonio Calenda, che firma la sua prima regia a San Miniato su drammaturgia di Gianni Clementi, andrà in scena il 17 luglio alle 21.30 a San Miniato sulla storica piazza del Duomo. L’opera è frutto di una coproduzione tra Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato, e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

A presentare la manifestazione sostenuta in modo determinante dalla Fondazione Crsm, nell'Aula Magna del Seminario Vescovile sono stati, questa mattina, il presidente della Fondazione, Marzio Gabbanini, il direttore artistico Don Piero Ciardella, il regista di "Finis terrae", Antonio Calenda e il professor Masolino D'Amico. 

"La svolta che abbiamo voluto imprimere ad un Dramma Popolare e quella di essere più aderente alle problematiche esistenziali e sociali di un presente segnato da forte complessità - ha spiegato il presidente Gabbanini -. Mentre denuncia limiti e costrizioni, può comunque aprire alla speranza, intesa come capacità di mettersi in cammino, di tornare sulla strada per vedere il mondo da più punti di vista , per incontrare altri viandanti, altri paesaggi. Un viaggio che genera trasformazione nei nostri spazi mentali, apre al mondo delle possibilità e dell'alternativa al tanto dolore del mondo presente".

Nel cast di "Fini terrae" Nicola Pistoia, Paolo Triestino e con Francesco Benedetto. Firma le musiche Germano Mazzocchetti, le scene sono di Paolo Giovanazzi ed i costumi di Domenico Franchi. Lo spettacolo, dopo il debutto il 17 luglio in anteprima nazionale per la stampa, replicherà fino al 23 a San Miniato, quindi farà una tournée italiana.

A fare da cornice a "Finis terrae" ci sono cinque spettacoli che rendono omaggio alla figura della donna, espressione di una intensa spiritualità quali Santa Caterina da Siena, Beatrice di Pian degli Ontani e Giovanna d'Arco. Il 1 luglio nell'ex chiesa di S.Martino alle 21.30 andrà in scena "Piantate in terra come un faggio e una croce", di e con Elisabetta Salvatori e al violino Matteo Ceramelli. Si prosegue poi il 3 luglio sempre alle 21.30 alla ex chiesa di S.Martino con "In canto e in veglia" di e con Elena Bucci. Il 7 luglio sarà la volta di "Il mio Gesù" di Beppe Dati, in piazza Duomo alle 21.30, mentre l'11 luglio, sempre nella ex chiesa di S.Martino, ci sarà "Giovanna al rogo - Storia di una identificazione", di Paul Claudel, drammaturgia di Roberto Guicciardini, con Luisa Guicciardini e Lombardo Fornara. Infine il 14 luglio, ore 21.30, nella ex chiesa di S.Martino ci sarà lo spettacolo di e con Agostino Cerrai, Silvia Pagnin e Luisa Z. Donati dal titolo "Semillas - Il Salvador di Marinella e Oscar Romero".

Info e prenotazioni: 0571.400955 - 0571.418289 - info@drammapopolare.it - www.drammapopolare.it

Il Cda della Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato, alla sua prima seduta dopo il rinnovo degli organi, ha anche provveduto alla nomina delle cariche previste dalla statuto. Marzio Gabbanini, medico, eletto presidente nel 2012, è stato confermato alla presidenza per il prossimo triennio. Vicepresidente è stato designato l'avvocato Riccardo Bastianelli che rileva il testimone dall'architetto Emilio Bertini che ha ricoperto l'incarico nell'ultimo decennio. Il comitato artistico sarà composto da don Francesco Ricciarelli e Alessandro Lini che collaborarenno con il direttore artistico don Piero Ciardella.


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