Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 15:15 METEO:SAN MINIATO16°  QuiNews.net
Qui News cuoio, Cronaca, Sport, Notizie Locali cuoio
venerdì 19 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Turisti feriscono due cuccioli d'orso per farsi un selfie

Attualità martedì 27 gennaio 2015 ore 10:54

Giornata della Memoria 2015, per non dimenticare

Una mostra allestita nella Biblioteca Comunale di Castelfranco di disegni e poesie del ghetto di Terezin



CASTELFRANCO — L'Amministrazione comunale di Castelfranco di sotto, in collaborazione con l'A.n.e.d -Pisa, in occasione della Giornata della Memoria 2015, ha organizzato, presso la Biblioteca Comunale, la mostra con i disegni e le poesie dei bambini ebrei del ghetto di Theresienstadt.

Terezin fu il maggiore campo di concentramento nazista sul territorio della Cecoslovacchia. Era un campo di transito per gli ebrei che dal Protettorato di Boemia e Moravia venivano deportati verso i campi di sterminio dei territori orientali. Dalla sua nascita (Novembre 1941) vi furono deportate 150mila persone, fra le quali 15mila bambini. La maggior parte trovò la morte nel ghetto stesso o negli altri campi nazisti.

Il campo di Terezin, proprio perché di transito, è stato uno dei pochi che prevedeva uno spazio per i bambini. Stesse condizioni igieniche, stessa fame, stesse malattie, proprio come gli adulti. Stessa identica sofferenza.

Sotto la guida degli ebrei adulti, i bambini frequentarono lezioni e parteciparono a molte iniziative culturali. Erano in 15 mila. Ne sono sopravvissuti nemmeno 100. Produssero disegni e poesie rappresentando la realtà e la loro realtà interiore. Non ci sono in essi immagini forti, non ci sono cumuli di scheletri, ma i 4 mila disegni, come le 66 poesie di quelle giovani anime strappate alla vita, hanno senza dubbio lo stesso effetto. Nascoste fortunosamente dalla distruzione nazista sul finire della guerra e recuperate, sono oggi custodite, così come ci sono pervenute, nel Museo Ebraico di Praga.

Di tali documenti, che furono oggetto di affettuoso studio da parte di psicologi, letterati ed artisti, traspare una maturità di pensiero straordinariamente precoce, la straziante consapevolezza di un destino inesorabile e sopratutto il disperato insopprimibile anelito alla vita delle giovani vittime.

Nella maggior parte dei versi, già di per sé toccanti per i motivi ispiratori e la vicenda umana che sottintendono, sono presenti valori poetici autentici che stupiscono per l'altissimo imprevedibile livello di forma e linguaggio e la sconvolgente capacità espressiva.

Terezin: simbolo dell'infanzia tradita e violentata

La mostra, allestita nei locali della biblioteca comunale in piazza XX settembre, ingresso, sale di lettura e di studio, è una mostra “diffusa”: non occupa locali deputati né fa un cammino preordinato ma vuole cioè adagiarsi sulle sale, sulle scaffalature, volando per stimolare l'attenzione del nostro vivere quotidiano, ma anche continua su un nastro di terribili parole ed urla dei nazisti e Kapò nei lager, per strappare quell'osservazione-oltre che fa riflettere, pensare, ..............studiare e ...costruire un futuro diverso.

Ed allora quelle manine, quei fiori che simbolicamente rappresentano il candore, la vitalità, la voglia di vivere, quel lavoro figurativo, quelle espressioni pittoriche e quei versi evocativi scuotono la staticità di una galleria d'immagini, riducendola, nella speranza, ad una forte onda di riflessione.

Dedicato a tutti quei fanciulli cui è stata negata tragicamente la giovinezza, la maturità,...la vita.

“La mostra - commenta l’assessore alla scuola e cultura Chiara Bonciolini - vuole contribuire a tenere viva la memoria delle tragedie del passato nazifascista per non ripeterle nel futuro, affinché mai, anche nei momenti di maggiore difficoltà e sfiducia, si ceda alla tentazione dell’intolleranza razziale, della negazione della cultura, della religione e delle idee dell’altro. Queste tentazioni sono oggi alla base di tutte le dittature e i regimi autoritari e confessionali in tante parti del mondo e costituiscono i semi su cui, anche nei paesi democratici come il nostro, germinano la violenza e gli atti di terrorismo, ancora oggi, purtroppo, al centro delle nostre preoccupazioni”

La mostra sarà visibile e visitabile fino a sabato 7 febbraio 2015 negli orari di apertura della Biblioteca comunale: Dal lunedi al venerdi dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19,00, il sabato dalle 9,00 alle 12,30

Per informazioni: URP piazza Bertoncini, 1 Castelfranco di sotto tel.: 0571 487250


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
La previsione per il 2034 sul calo demografico spaventa l'associazione: "Servono formazione e occupazione per rispondere all'emergenza"
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Sport