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Attualità domenica 05 giugno 2016 ore 11:00

Ex Opera Pia, via alla fase operativa

Alla conferenza stampa

Si è conclusa quella di ascolto con gli incontri pubblici sul territorio. Da settembre l’avviso pubblico, poi i bandi di gara per i poderi



FUCECCHIO — Il progetto per il recupero del patrimonio dell’ex Opera Pia entra nel vivo. Conclusa la fase di ascolto, fatta di incontri, presentazioni e workshop, il Comune punta adesso alla stesura dell’avviso pubblico che tra settembre e dicembre dovrà fare da preludio all’apertura dei bandi di gara che arriveranno nel 2017.

L’ex Opera Pia Landini Marchiani è un complesso formato da 13 poderi con terreni e case coloniche situati sulle colline delle Cerbaie, nel cuore della Toscana.

Il Comune, che nel 1999 ha ereditato questo ingente patrimonio, ha coinvolto imprenditori, associazioni e cittadini, in un progetto di rilancio che vuole evitare un ulteriore deperimento dei beni.

Grazie al finanziamento della Regione Toscana e alla collaborazione con Sociolab e Ente Terre Toscane, l’amministrazione comunale ha avviato nel gennaio 2016 un significativo processo partecipativo che ha visto il coinvolgimento di oltre 300 persone tra coloro che hanno partecipato agli incontri sul territorio, alla camminata tra i poderi, al laboratorio di discussione e al workshop. Si è trattato di una partecipazione attiva che ha visto anche il coinvolgimento di professionisti (circa 50 quelli intervistati) e di importanti rappresentanti del mondo universitario.

Non meno importante è stata la partecipazione delle scuole del territorio, coinvolte a vario titolo con concorsi di fotografia e disegno i cui elaborati hanno fatto spesso da sfondo alle iniziative del Comune.

I prossimi passi che muoverà l’amministrazione saranno nella direzione della fase operativa. Gli uffici di Via Lamarmora dovranno innanzitutto tentare una declassificazione degli immobili, con l’approvazione della soprintendenza di Firenze, e provvedere a modificare le destinazioni d’uso ampliando il sistema di premialità del 15% della SUL (superficie utile lorda) per tutte le destinazioni.

Da settembre a dicembre 2016 sarà infatti aperto un avviso pubblico per la raccolta di progetti, non vincolanti, per il recupero e la riqualificazione del patrimonio. A questo avviso per manifestazioni di interesse seguiranno invece i veri e propri bandi di concessione che potranno prendere spunto dalle idee progettuali presentate.

La fase operativa sarà rafforzata dalla costituzione di una conferenza di servizi interna per favorire un iter istruttorio più snello e una valutazione dei progetti, dalla costituzione di un tavolo inter-istituzionale per accompagnare le strategie di sviluppo anche dopo la conclusione del percorso di partecipazione e dall’avvio di un confronto con la Regione Toscana per individuare forme e procedure sperimentali e innovative per il recupero di patrimonio pubblico simile a quello dell’ex Opera Pia.

Saranno valutati più positivamente i progetti con ricadute sociali e, in particolare, quelli che prevedono la collaborazione con aziende e enti già presenti sul territorio. Saranno valutati anche i progetti che prevedano la presa in carico dei soli terreni oppure la presa in carico di terreni e/o fabbricati facenti parte di poderi diversi.

La durata delle concessioni potrà andare da un minimo di 20 anni fino ad un massimo di 50 anni con possibilità di rinnovo.

I canoni saranno calcolati sulla base delle tabelle OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) per i fabbricati e VAM (Valori Agricoli Medi) per i terreni.

Le successive fasi del progetto verranno divulgate anche attraverso la realizzazione di una pagina web sul sito del Comune che conterrà tutte le principali informazioni sui beni in oggetto, sulle procedure previste per partecipare ai bandi per la messa in concessione, sugli strumenti messi in atto dall’amministrazione e i collegamenti alle schede contenenti gli incentivi e le agevolazioni messe a disposizione degli investitori da Regione Toscana.


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