Attualità mercoledì 13 settembre 2017 ore 17:25
Da un lascito al Comune spunta un piccolo tesoro
Due opere acquisite dal museo fucecchiese attraverso l'eredità di Carlo Landini-Marchiani sono state attribuite a un noto pittore del Seicento
FUCECCHIO — Un museo piccolo, quello di Fucecchio, ma sempre ricco di sorprese. Due allegorie del Seicento, recentemente restaurate, hanno destato l’interesse di molti studiosi e venerdì 15 settembre si terrà un incontro monografico dedicato alla scoperta di due opere sconosciute del pittore bolognese Giovanni Maria Tamburini che vanno così ad aggiungersi al corpus della sua produzione.
Le tele sono giunte in proprietà del Comune di Fucecchio attraverso l’eredità di Carlo Landini-Marchiani e fino a 2016 sono state conservate, in attesa di restauro, nei magazzini del museo civico. Il lavoro di restauro, reso possibile dal finanziamento del Rotary Club Fucecchio-Santa Croce sull’Arno, è stato diretto da Cristina Gnoni Mavarelli, funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Firenze, e eseguito dalla restauratrice Sandra Pucci.
Mentre procedeva il restauro, sulla base della provenienza bolognese delle opere contenuta in una iscrizione sul retro di una di esse, il direttore del museo civico Andrea Vanni Desideri e gli storici dell’arte Cristina Gnoni e Andrea De Marchi (Università di Firenze) hanno coinvolto Daniele Benati, storico dell’arte presso l’Università di Bologna che, in quanto maggior conoscitore dell’artista, ha immediatamente riconosciuto la mano del Tamburini.
Lo stesso Daniele Benati illustrerà la personalità, le opere e la fortuna dell’artista bolognese nel corso di un incontro di grande interesse che si terrà presso il museo civico di Fucecchio venerdì 15 settembre, alle ore 18.
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