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Cronaca domenica 22 giugno 2014 ore 13:00

Cia Pisa: "Segnali di ripresa per l'agricoltura"

Cresce l'interesse dei consumatori per i prodotti di filiera corta. Buona annata per olio, frutta e ortaggi. In negativo gli allevamenti



PROVINCIA PISA — Segnali di ripresa per il settore agricoltura. Questo confermano i dati raccolti dalla Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Pisa. Buone prospettive per la stagione in corso soprattutto per i prodotti principali del territorio. 

Ottime previsioni per il carciofo, per la frutta e per il settore vitivinicolo che ha un ruolo cardine nell’economia locale. Sul territorio viene coltivata anche la colza per biodisel. Oggi sono circa 700 gli ettari. Il colza è la coltura che ha preso il posto della barbabietola da zucchero non più coltivata dopo la chiusura dello zuccherificio di Castiglion Fiorentino. Anche se negli ultimi due anni è tornatala coltivazione della barbabietola. L’agricoltura mostra segni importanti di risveglio. 

Lo sottolinea la Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia di Pisa. "Tra i cittadini matura la consapevolezza di quanto sia fondamentale scegliere oculatamente ciò che si mangia e preferire prodotti sani e del territorio e questo produce effetti positivi anche sul reddito degli agricoltori — dice il direttore Stefano Berti —. Ci sono settori che trainano come l’export nel settore vitivinicolo. Chiaramente non tutto il nostro vino viene esportato, ma anche il mercato locale trae benefici da questo trend".

"L’olio extravergine locale e di qualità, ad esempio, è sempre più richiesto sulle nostre tavole — prosegue la nota —. Ormai si è capito che l’incidenza sulla spesa per ogni pasto tra l’usare un olio a basso costo, rispetto ad un olio di qualità delle nostre colline è pressoché irrilevante, senza considerare gli effetti benefici sulla nostra salute, sull’ambiente che ci circonda e sull’economia locale".

I cerealicoltori — coltura importante in provincia di Pisa — sono reduci da un 2013 particolarmente negativo. Produzione ridotta, qualità mediamente non eccelsa, mercato in flessione. Anche l’annata in corso non era partita sotto i migliori auspici viste le piogge persistenti dopo le semine. Da ora fino alla trebbiatura ci sarà il periodo più delicato e la speranza è quella che le condizioni atmosferiche risultino favorevoli a determinare una buona annata. Gli allevamenti continuano nel trend negativo riducendosi nel numero assoluto e nel numero dei capi.


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