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Politica domenica 09 marzo 2025 ore 09:17
Base militare, il progetto resta segreto

Dalla politica nessuna chiarezza sull’opera da 520 milioni. L’opposizione, “Documenti nascosti e decisioni imposte dall’alto”
PISA — Il dibattito sulla nuova base militare si infiamma nuovamente. Mentre in Senato si è discusso dell’opera con un’interrogazione parlamentare della senatrice Pd Ylenia Zambito, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Siracusano non ha fornito, secondo Diritti In Comune, "alcuna informazione concreta, lasciando irrisolti i nodi centrali della vicenda". Una mancanza di trasparenza che da tempo viene denunciata dalla coalizione Diritti in Comune, che accusa le istituzioni di nascondere i dettagli di un intervento da 520 milioni di euro destinato a trasformare radicalmente il territorio.
“Il tema cruciale non è dove verrà costruita la base, ma se debba essere fatta o meno” è la posizione di Una città in comune e Rifondazione Comunista, che sottolineano come nessuno, né a livello nazionale né locale, abbia realmente messo in discussione l’opportunità dell’opera. Al contrario, la decisione sarebbe stata imposta dall’alto e avallata da Regione, Governo e amministrazioni locali, senza un reale coinvolgimento della cittadinanza.
Secondo l’opposizione, il livello di segretezza attorno al progetto è preoccupante: dal 2022, ogni richiesta di accesso agli atti è stata respinta e non esiste alcuna documentazione ufficiale sui lavori previsti. Il commissario straordinario Massimo Sessa, che dovrebbe aver redatto almeno tre relazioni sullo stato di avanzamento dell’opera, non ha mai reso pubblici i documenti. Anche lo studio di fattibilità, finanziato con 8 milioni di euro e assegnato a Settembre 2024, resta un mistero.
Intanto, si moltiplicano le dichiarazioni senza fondamento: i 7 milioni per le compensazioni ambientali annunciati dal sindaco Conti non risultano in alcun documento, così come i presunti 200 nuovi posti di lavoro o l’idea di una base militare “a zero consumo di suolo”. Per l’opposizione, il progetto serve solo a rafforzare la provincia di Pisa come polo strategico per le operazioni militari del paese, senza alcun beneficio reale per la comunità.
“Abbiamo inviato una nuova richiesta di accesso agli atti alla Regione, alla Provincia e al Comune di Pisa, ma dopo quattro mesi non abbiamo ancora ricevuto risposta” ha denunciato la coalizione, che annuncia di voler continuare la battaglia per la trasparenza. “Questa base non deve essere costruita, in nessun luogo. Le risorse pubbliche devono essere investite in scuola, lavoro, casa e transizione ecologica, non nell’economia di guerra”.
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