Baldacci (Pd): "Ricavare gettito dalle addizionali Irpef? Unica soluzione"

Il segretario comunale del Pd replica alla Cavallini: "perché porre in dubbio l'impegno dell'amministrazione?"

SAN MINIATO — "Sarebbe stato certo più semplice anche per l'amministrazione di San Miniato rimandare l'approvazione del bilancio preventivo per il 2014 a dopo le elezioni, come hanno fatto quasi tutti: si sarebbe evitato in quel modo l'aumento delle aliquote Irpef, che non è certo un bel biglietto da visita in campagna elettorale". Massimo Baldacci, segretario comunale del Pd San Miniato respinge al mittente le accuse di Laura Cavallini, capogruppo di Sel in consiglio e candidata con la lista Immagina San Miniato che accusava l'amministrazione di promettere riduzioni di tariffe, di fatto irrealizzabili, soltanto per farsi propaganda politica.

"Non approvando il bilancio preventivo, ci si sarebbe preclusi la possibilità di ottenere finanziamenti esterni per oltre 2 milioni di euro in somma urgenza (lavori di sistemazione del bacino di Roffia e altri finanziamenti importanti per San Miniato e Stibbio) - prosegue Baldacci -. Per far quadrare il bilancio le possibilità erano o tagliare la spesa sulla scuola, sugli interventi sociali, sulla cultura, o ricavare un certo gettito dalle addizionali Irpef, salvaguardando solo la fascia dei redditi al di sotto dei 12mila euro a cui è stata estesa l'esenzione totale".

"Quelli che accusano l'amministrazione di portare 400mila euro in più nelle casse del Comune gravando soprattutto sui redditi mediobassi, cosa avrebbero fatto? - precisa Baldacci -. Avrebbero rinunciato a oltre 2 milioni di finanziamenti esterni? Non sarebbe stata una scelta di sinistra. Oppure avrebbero tagliato sulla scuola e sul sociale? Neanche questa sarebbe stata una scelta di sinistra. Queste mi sembrano domande da porre nel confronto tra le forze politiche e in quello tra i candidati sindaco che si terra il 12 maggio su iniziativa della consulta di San Miniato".

"Perché porre in dubbio l'impegno dell'amministrazione? - prosegue ancora Baldacci - Se se ne verificheranno le condizioni, e se non ci saranno ulteriori inasprimenti nelle regole sulla finanza locale, andremo a rivedere alcuni aspetti dell'addizionale Irpef, salvaguardando meglio i redditi appena al di sopra della fascia esente. Non si capisce perché debba essere sottovalutato un atto impegnativo, come il voto contrario del sindaco di San Miniato nell'assemblea di Acque sull'aumento delle tariffe, che ha inteso porre il tema politico di una nuova regolamentazione nazionale in attuazione del risultato dei referendum del 2012, in assenza della quale non saranno certo modifiche degli assetti societari delle aziende di gestione a risolvere il problema di un giusto equilibrio tra la garanzia del diritto dei cittadini alla fruizione del bene acqua e l'esigenza di investimenti che garantiscano la fruizione di quel diritto".

E conclude: "E infine non si capisce perché non debba essere preso sul serio l'impegno a contrattare col gestore dei rifiuti, che sta tra l'altro modificando il proprio assetto, modelli di tariffazione che facciano pagare meno in relazione all'effettiva quantità di rifiuti differenziati conferiti".

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