Cronaca

Al via i saldi. Ecco le regole per i commercianti

Da sabato prezzi scontati. Confesercenti: indicare cifra e sconto sui cartellini. In provincia prevista un'affluenza di oltre il 50 per cento

Sabato 5 luglio è il primo giorno dei saldi estivi (dureranno per 60 giorni). Una data tanto attesa non solo dal consumatore ma dai commercianti stessi soprattutto nel settore abbigliamento. Dopo un andamento delle vendite particolarmente difficile registrato negli ultimi mesi, i commercianti confidano nei saldi estivi per cercare di recuperare, almeno in parte, le flessioni del semestre. 

Secondo le previsioni della Confesercenti di Pisa, quasi il 60 per cento dei pisani approfitterà di questa opportunità: il 25 per cento farà acquisti nei centri cittadini, un altro 20 per cento nei centri commerciali, mentre gli altri andranno dove troveranno le migliori occasioni.

"Ormai i saldi costituiscono il punto di svolta per i bilanci dei commercianti – spiega il direttore di Confesercenti, Marco Sbrana - non a caso il fatturato di queste vendite copre il 35% degli interi incassi. C’è dunque attesa da parte degli imprenditori, anche se già durante tutto l’anno si cerca di contenere i prezzi ed i ricarichi; non è più come una volta quando gli sconti erano davvero notevoli rispetto alla norma”.

Finora il 2014 ha visto proseguire la crisi del commercio, anche se si colgono alcuni segnali positivi. Ancora Sbrana. “Nei primi quattro mesi dell’anno le vendite di abbigliamento sono state ancora negative, -0,2% rispetto al disastroso 2013, mentre le scarpe hanno segnato una striminzita crescita dello 0,4%. Nonostante questo, però - continua Sbrana - non nascondiamo un cauto ottimismo: questi potrebbero essere i saldi dell’inversione di tendenza, grazie anche al contributo del bonus fiscale di 80 euro. I saldi quest’anno saranno caratterizzati da sconti particolarmente convenienti e dalla buona disponibilità di magazzino – conclude il direttore di Confesercenti – continuano a rappresentare una buona occasione di risparmio per le famiglie d una opportunità per gli imprenditori di recuperare le perdite registrate a causa della crisi economica, del calo dei consumi, dell’aumento di tasse e dei costi di gestione”. 

Confesercenti ricorda infine le principali regole: non vi è obbligo di comunicazione al Comune, le condizioni favorevoli di acquisto prospettate al consumatore attraverso il messaggio pubblicitario devono essere reali ed effettive, i cartellini devono riportare il prezzo normale (quello originario), la percentuale di sconto e quindi il prezzo finale di vendita.