Cronaca

Valdera e Cuoio piangono Pietro Gandolfo

La vita del noto fotografo si è bruscamente interrotta a 38 anni, mentre in moto viaggiava verso casa lungo la Toscoromagnola a La Rotta

Pietro Gandolfo

In tanti, in queste ore, ricordano Pietro Gandolfo come persona eclettica e testarda, che aveva trovato nella fotografia tanto uno sfogo creativo quanto uno sbocco lavorativo. Difficile immaginare, per i tanti che lo conoscevano, che oggi non ci sia più.

A costargli la vita, all'età di 38 anni, un tragico incidente nella notte, mentre in sella alla sua moto stava tornando verso casa lungo la Toscoromagnola. Giunto in località La Rotta, stando ai primi rilievi svolti dai carabinieri, Pietro stava sorpassando un'auto quando questa si è spostata, per sorpassare l'auto che a sua volta la precedeva: la donna al volante non si è accorta della moto al suo fianco e l'impatto è stato fatale. Pietro e la motocicletta sono finiti contro un muro e il giovane fotografo è morto sul colpo.

Originario di Fucecchio, Gandolfo aveva messo su casa e il suo studio a Santa Croce Sull'Arno, lavorando grazie alla fotografia nel Cuoio e in Valdera, dove era molto conosciuto anche come artista. Le foto che amava e che usava per le mostre personali erano quelle "di strada", scatti in bianco e nero capaci di raccontare le emozioni quotidiane di luoghi e paesaggi.

In Valdera oggi lo ricordano dal circolo Soms di Palaia. "La Società di Mutuo Soccorso di Palaia si unisce al cordoglio di tutti i suoi cari per la prematura scomparsa dell’amico, socio ed ex-consigliere Pietro Gandolfo. Lo ricorderemo sempre come una persona volenterosa e sempre disponibile".