Cronaca

Usciana, Scarselli ai sindaci: "Darete incarico a un altro ente o vi fidate di Arpat?"

L'Unione Inquilini del Valdarno scrive una lettera ai sindaci di Fucecchio, S. Croce, Castelfranco e S. Maria a Monte dopo la relazione dell'agenzia

“E’ stato forse inopportuno far svolgere verifiche ad Arpat sullo stato di salute dell’Usciana”. Comincia con queste parole la lettera che Luca Scarselli dell’Unione Inquilini Pisa sezione Valdarno Inferiore ha scritto ai sindaci di Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco e Santa Maria a Monte all’indomani della relazione presentata dall’Arpat.

“Come emerge dalle indagini sugli sversamenti, le condotte criminali avrebbero aggirato tranquillamente i controlli dell’ente ambientale per anni ed anni – scrive Scarselli -. Di conseguenza, ipoteticamente anche Arpat potrebbe essere considerata corresponsabile, seppure non penalmente, di un eventuale ipotetico danno. Infatti, se gli sversamenti fossero veramente successi, come sostiene l'accusa, qualcuno potrebbe porsi il dubbio se i controlli siano avvenuti in maniera adeguata ed anche fare causa contro lo stesso ente ambientale”.

“E’ come se l’oggetto della discussione fosse il comportamento di controllo degli addetti di un ente e si desse mandato all'ente stesso di scoprire quale danno ci fosse stato, anche a causa di quella omissione – continua -. Così, in attesa degli opportuni chiarimenti, forse voi sindaci avreste fatto meglio a far svolgere accertamenti e approfondimenti a un altro ente”.

“Quello che mi scandalizza è il passaggio della relazione di Arpat in cui si sostiene che, siccome il canale Usciana ‘è sempre stato scadente’ allora il danno ambientale non si sarebbe verificato – continua Scarselli -. Forse la affermazioni dell’agenzia possono essere anche vere tecnicamente, però, se portassimo alle estreme conseguenze il suddetto ragionamento, allora nell’Usciana ci potremmo sversare anche le acque radioattive del Cisam di Pisa?”.

Concludendo, darete incarico ad un altro ente terzo ed imparziale o vi fiderete di Arpat? – conclude Scarselli -. A nostro avviso, non avreste dovuto dare incarico ad Arpat di fare le verifiche, ma avreste dovuto dare incarico ad un ente terzo e poi valutare di fare causa alla stessa Arpat. Infatti, se anche alla fine dei giochi si dimostrerà che non c'è stato un danno ambientale fatto da privati, rimarrà sempre il fatto che i controlli ambientali siano stati aggirati per anni e di questo qualcuno ne dovrà rispondere oppure no?”.