Cronaca

Rivoluzione ticket, per i medici cambia poco. Ma occhio a mettersi in regola

In vista della rivoluzione del primo luglio, parla il medico di Santa Croce: "Già da gennaio scarico la fascia di reddito dal sito del ministero"

Dal 1 luglio chi non ha attivato la tessera sanitaria rischia di pagare di più. La rivoluzione dei ticket è partita. Una delle criticità a cui i cittadini potranno andare incontro è di non avare aggiornato i dati oppure di non avere ancora attivato la tessera sanitaria, questo comporterebbe l'assegnazione in automatico della fascia massima di reddito e quindi il pagamento del ticket nel suo importo intero. Altro problema si potrebbe porre per chi non fa la denuncia dei redditi perché disoccupato o lavoratore dipendente.

Entro il 30 giugno ci si dovrà comunque mettere in regola, altrimenti l'autocertificazione o l'indicazione del medico per la fascia di reddito di appartenenza non varranno più; sarà infatti la dichiarazione dei redditi divulgata dal ministero delle Finanze a fare fede.

"Già da gennaio facciamo le ricette scaricando la fascia di reddito di appartenenza dal sito del ministero delle Finanze - spiega Angelo Scaduto, medico condotto di Santa Croce sull'Arno -. Per noi cambia ben poco, infatti la Asl di Empoli non ci ha comunicato ancora particolari procedure da attivare. Comunque, se ci fossero eventuali informative, saremo messi al corrente". Quello che cambia, però, è il fatto che i pazienti devono ricordarsi di attivare la tessera sanitaria all'Asl 11 di Empoli o di aggiornarne i dati, altrimenti si rischia di dover pagare di più. Più che una nuova procedura, si tratta di un'accortezza che permette di adeguarsi e non rischiare che i ticket siano "salati".