Cronaca

Shalom, le Poste perdono il giornale. Gemignani: "Danno notevole"

Il Movimento ha speso 2.500 euro e sono arrivate a destinazione meno del 50% delle copie

“Oggi – dichiara Luca Gemignani, direttore del Movimento Shalom – bisognerebbe dire , poiché si vive in una situazione di disservizio del sistema postale in cui uno spende, invia materiale e questo spesso non arriva”.

Il Movimento ha infatti pubblicato un giornale che viene inviato a oltre 12mila destinatari in Italia tramite abbonamento postale. L’ultimo invio è avvenuto i primi giorni di dicembre. Ad oggi, da una verifica a campione, risultano arrivati meno del 50% dei giornali inviati.

"Abbiamo avuto innumerevoli segnalazioni dai nostri soci e sostenitori - continua Gemignani - da Firenze, Pisa, Lucca, Livorno, Ponsacco, Pontedera, Montespertoli, Poggibonsi, Castelfranco, S. Croce, Fucecchio, la stessa San Miniato, per non dire città più grandi come Roma, o Napoli e così via".

“ E’ un danno notevole – prosegue Gemignani – poiché oltre ad aver speso inutilmente circa 2.500 € per spedire i giornali, abbiamo perso l’occasione del periodo natalizio per far conoscere i nostri progetti in favore dei più poveri e promuovere la raccolta fondi”.

"Oltre a questo disservizio c’è il problema che alle Poste è un continuo 'scarica barile' - spiega ancora il presidente del Moviemnto Shalom -: non c’è un interlocutore capace di darti una risposta, e non capisci dove sta il problema e cioè se sono i porta lettere che non fanno il loro dovere, oppure se i giornali vengono lasciti abbandonati nei centri di smistamento. Insomma migliaia di giornali non sappiamo dove siano andati a finire - e conclude -. Lanciamo un appello a tutti coloro che non l’hanno ricevuto a segnalarlo al proprio ufficio postale per vedere se qualcuno prenderà dei provvedimenti".

Il Movimento Shalom invita tutti coloro che vogliono leggere il loro giornale a scaricarlo sul sito www.movimento-shalom.org

"Può sembrare solo una consolazione- conclude Gemignani -, ma di fronte a questo totale disservizio ci sentiamo veramente impotenti".