Cronaca

Scoperto tomaificio con manodopera clandestina: denunciati due cinesi

Denunciata una coppia di cittadini cinesi residenti tra Fucecchio e Capannori (Lu), per impiego di manodopera clandestina.

Blitz della Polizia di Lucca che, dopo alcune testimonianze da parte dei residenti, hanno effettuato una perquisizione in un tomaifico in via di Fontana a Capannori (Lu). All'interno della struttura sono stati rintracciati 14 cittadini di origine cinese intenti a lavorare alla manovia per la produzione di tomaie di scarpe. Di questi, tre sono risultati clandestini sul territorio nazionale e muniti di provvedimento di espulsione, con intimazione del Questore a lasciare il territorio entro 7 giorni. E' scattata invece la denuncia per i due responsabili della ditta insediata nell'opificio che è stato sequestrato: WU Zhimin, di 39 anni, residente a Capannori (Lu) e la moglie Huang Juanyun, di 30 anni, residente a Fucecchio.

Al servizio hanno partecipato le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Firenze, i militari del Nucleo Carabinieri della Direzione provinciale del Lavoro e personale della Direzione provinciale del Lavoro, della Asl, dell’ Inps, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale di Capannori. Nell’opificio erano ricavati, a mezzo di pannellatura posticcia in cartongesso i dormitori per i lavoranti, che potevano fruire di un unico servizio igienico e che, in base agli accertamenti svolti, effettuavano prestazioni lavorative rigorosamente “in nero” per oltre 12 ore al giorno, anche di notte. Le commesse erano garantite da un vicino tomaificio, che aveva affittato il capannone ai cinesi, e da altri calzaturifici della zona.

Sono state elevate sanzioniamministrative per un importo di 90mila euro, poi sono statirecuperati 5mila euro di contributi previdenziali, ed è stato ancheemanato un provvedimento di sospensione dell’ attività imprenditoriale per impiego di manodopera “in nero” e per aver occupato personale non registrato.