Un libro per ripercorrere la storia dell'associazione. Che, da quasi 50 anni, ha portato il Movimento Shalom a farsi portatore di pace e di speranza in luoghi dove, spesso, pace e speranza non esistono più.
Da una pizzeria in Burkina Faso per il mantenimento di un orfanotrofio e per l’occupazione di ragazze svantaggiate fino a una scuola con studentato in Bangladesh, passando il progetto "Terraequa" per la produzione e commercializzazione di fagiolini delle cooperative di agricoltori in Africa. Gli interventi umanitari del Movimento portano avanti progetti in varie parti del mondo, partendo da un convincimento: non servono opere di beneficenza, ma di autosostentamento.
Nel libro, "Movimento Shalom. Crescere insieme all'Africa" (Castelvecchi), don Andrea Pio Cristiani, parroco di Fucecchio e fondatore del Movimento, ne parla insieme a Giampaolo Grassi, giornalista parlamentare di Ansa.
"Abbiamo molto da imparare dall'Africa. Dobbiamo crescere insieme. Servono scambi reciproci. Contaminazione. Imbastardiamoci, sarà meglio per tutti - ha detto don Andrea - anche i primi partigiani combattevano coi fucili arrugginiti contro i carri armati nazisti. Non sapevano se avrebbero vinto, anzi, probabilmente disperavano di vincere. Ma hanno combattuto. Ecco, anche noi combattiamo la nostra battaglia con i fucili arrugginiti. E magari alla fine vinciamo lo stesso".
Il Movimento Shalom è una onlus di ispirazione cattolica fondata nel 1974 con sede a San Miniato e con lo scopo di diffondere una cultura di pace, tolleranza e solidarietà verso gli ultimi della Terra. Uno degli impegni primari è cooperare per lo sviluppo dei popoli più poveri attraverso la realizzazione di progetti autosostenibili che rispondano ai bisogni primari quali la scolarizzazione, la salute, l’alimentazione.