Cronaca

Omicidio suicidio, il padre di Zini chiede scusa

Il genitore: "Chiediamo scusa pubblicamente, per noi non c'erano state avvisaglie". La sorella di Elisa: "Le avvisaglie invece c'erano, la pedinava"

Il padre di Federico Zini, Maurizio, ha chiesto pubblicamente scusa per quanto fatto dal figlio che nella notte tra venerdì e sabato ha prima ucciso a colpi di pistola la ex Elisa Amato e poi si è sparato a sua volta.

I corpi dei due giovani, 29 e 25 anni, sono stati trovati la mattina in un parcheggio a San Miniato, dentro l'auto del padre di Amato con la quale Federico Zini era ripartito da Prato dopo aver esploso i primi colpi.

Il padre del 25enne ha fatto sapere di non essersi ancora messo in contatto con la famiglia Amato. Zini ha aggiunto al Tg2 che non c'erano state avvisaglie che lasciassero immaginare quanto poi è successo. La sorella di Amato, rispondendo a quanto detto dal padre, ha dichiarato ieri a SkyTg24 che le avvisaglie c'erano tutte e che Federico pedinava Elisa, l'aspettava sotto casa, alla stazione o fuori da lavoro (la ragazza lavorava nel negozio Dixie a Firenze in via Panzani).

Zini ha aggiunto che quando venerdì sera il figlio è uscito gli è sembrato tranquillo. Il padre ha spiegato anche che non sapeva che il figlio avesse comprato una pistola.