Cronaca

"Per fare più case popolari non serve dividerle, bisognerebbe investirci"

Bocciata in pieno dall'Unione inquilini del Valdarno, la proposta della candidata Melani per rispondere alle crescenti richieste di alloggi pubblici

"Non possiamo che criticare le soluzioni prospettate dalla candidata Melani, la quale sostiene che le soluzioni abitative per l'edilizia pubblica siano da trovarsi nel dividere le case popolari disponibili per venire incontro alla richiesta, secondo noi “fame”, di case popolari". L'Unione inquilini del Valdarno inferiore rigetta con forza la proposta del candidato sindaco alle primarie del Pd di Fucecchio, Silvia Melani.

"La divisione di una casa popolare non porterebbe ad “una biblica moltiplicazione” di alloggi, ma solamente al fatto che un alloggio, adatto per 4 -6 persone, venga sostituito da due alloggi adatti forse per 2 o 3 persone - spiegano -. Ci troviamo di fronte alla medesima costruzione che viene semplicemente divisa e servirà al solito numero di occupanti. Non solo, una simile operazione è certamente molto costosa. Se si possiedono i fondi per fare simili ed ingenti lavori allora occorrerebbe costruire nuove case popolari o ristrutturare quelle che ci sono".

"Questa divisione sembrerebbe che venisse prospettata perché si vogliono escludere le 'famiglie numerose' che sono sopratutto quelle straniere - precisano dall'Unione inquiini -. Da queste affermazioni sembra emergere un intento quasi discriminatorio nei confronti delle famiglie straniere, ma il rischio ulteriore è anche ci si privi di alcuni alloggi che posso servire alle 'famiglie numerose' ...italiane".

E prospettano una soluzione: "Si dovrebbero investire ingenti risorse sull'edilizia pubblica per venire incontro alle esigenze di chi ora ha perso il lavoro e non riesce a confrontarsi con un mercato della casa con affitti così alti, invece di dividere la medesima quantità sperando che aumenti".