Cronaca

Pastificio Morelli e Gemignani Tartufi al Vinitaly di Verona

Venticinque aziende pisane alla 48ma edizione del salone del vino. All'interno Agrifood una rassegna dedicata al food made in Italy

Domani avrà inizio la 48ma edizione del Vinitaly, una delle vetrine mondiali più importanti dedicata al vino e ai distillati. Sono venticinque le aziende ed i consorzi pisani, una in più rispetto al 2013 che, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Pisa, saranno nuovamente presenti all'iniziativa in programma dal 6 al 9 aprile prossimi al Veronafiere. 

All’interno di uno stand istituzionale di 116 mq, 16 aziende e consorzi vinicoli pisani potranno esporre i loro prodotti e sfruttare le opportunità offerte dal più grande salone mondiale dedicato al vino e ai distillati, in grado di attrarre, oltre 50mila operatori esteri da 120 Paesi con specifiche iniziative di incoming.

In contemporanea altre 9 aziende di eccellenza del comparto alimentare pisano, all’interno di uno stand istituzionale di 112 mq, parteciperanno alla rassegna Sol&AgriFood un salone che completa l’offerta del Vinitaly nel quale sarà presentata l’eccellenza del food made in Pisa a buyer che arriveranno a Verona da più di 20 paesi. Tra le aziende partecipanti anche alcuni dei produttori artigianali tipici della zona del Cuoio, l'antico pastificio Antonio Morelli di San Romano - Montopoli e l'azienda Gemignani Tartufi di San Miniato basso

I dati relativi al settore vinicolo mettono in luce l’estrema importanza dei mercati internazionali: da tempo, infatti, i consumi italiani di vino registrano una contrazione. A Pisa, secondo i dati Istat, l’export di bevande (prevalentemente vino) sfonda la quota psicologica dei 40milioni di euro segnando un +14,5% rispetto al 2013 e posizionandosi a metà classifica tra le dieci province toscane, alle spalle delle “corazzate” Siena, Firenze e Arezzo e a Livorno, patria del Bolgheri Sassicaia.

Si tratta di un nuovo importante record, si pensa come l’export toscano, tra il 2013 e il 2012, cresca di solo lo 6,7% e quello italiano del 7,9%. Esportazioni 2013 che, da Pisa, sono andate prevalentemente negli States (un terzo del totale del vino che esce dai confini nazionali attraversa l’Atlantico) in Germania (quota 18%), nel Regno Unito (9%) nei Paesi Bassi (6%) ed in Danimarca (5%). Dato che spiega la posizione di Pisa tra le province esportatrici è quello della superficie destinata a vite: l’ultimo censimento Istat parla di circa 3.100 ettari, di cui solo il 40% destinato alla produzione di uva da vino Doc-Docg contro il 68% a livello regionale. Si tratta di Vini a denominazione che, nella campagna 2013-2014, hanno raggiunto quasi 58 mila ettolitri prodotti.