Cronaca

"Obbligo del Pos? Tolgono gli spiccioli alla gente comune"

Il vincolo entrato in vigore da due giorni, sta già facendo infuriare i commercianti. Troppe le spese di commissione che, con le tasse, strangolano

“Tolgono gli spiccioli alla gente comune, mentre c’è chi evade cifre da capogiro. E’ una ghigliottina vera e propria”. Questa la reazione di Alessandro Signorini, titolare dell’agenzia Rocca Viaggi a San Miniato Basso, all’indomani dell’obbligo per tutti gli esercizi commerciali del’utilizzo del Pos. “E’ una rimessa per noi e per il cliente – prosegue -. Ti impongono una modalità di pagamento, ma non riducono le commissioni. In questo modo, sono costretto a recuperare questa cifra aumentando i prezzi – conclude Signorini -. Anche senza crisi, spendere questi soldi ci peserebbe ugualmente”.

Pesano anche per gli esercenti del Comprensorio i 1.700 euro di commissioni annuali che la Confesercenti Toscana ha stimato si debba pagare. “Noi, per ora, non abbiamo il Pos però dovremo adeguarci, anche se questa vorrà dire aumentare i prezzi – spiega Michela Greco, titolare del bar Estrò a San Miniato Basso -. Capisco la sua utilità in termini di trasparenza, però il Governo dovrebbe venirci incontro abbassando le tasse. Ho due dipendenti e i costi del lavoro sono veramente troppo esosi”. “Personalmente non mi cambia molto, io il Pos ce l’ho sempre avuto – commenta Maura Delli Zuani, titolare del negozio di abbigliamento “Mode” a San Miniato Basso -. La lotta semmai è contro le banche: le loro commissioni sono troppo elevate, così non ce la facciamo”.

A seconda della tipologia di esercizio commerciale, però, l’introduzione obbligatoria del Pos, in realtà, non comporta cambiamenti rilevanti. “Per noi è una cosa normale, giusta e utile – dichiara Sandra Mascagni dell’Ottica Mascagni a San Miniato Basso - . Chi viene a comperare occhiali o altri accessori, la maggior parte delle volte paga con la carta. Sicuramente sono più penalizzati i negozi al dettaglio”.

Valentina Zaffora

Mattia Nannetti