Cronaca

Giudice di Pace cancella le sanzioni alla Bottega

Nel Marzo 2020 'La Bottega del Gusto' fu sanzionata con una multa e l'obbligo di chiusura per cinque giorni, sanzioni oggi cancellate

Jessica Pace della Bottega del Gusto di Montopoli

Il Giudice di Pace ha annullato la sanzione che condannava l'attività "La Bottega del Gusto" di piazza San Michele, a Montopoli, a pagare una multa di 409 euro, per una vicenda che risale al lockdown del Novembre 2020. A renderlo noto è Confcommercio Pisa

"La Bottega del Gusto era stata sanzionata causa somministrazione di un caffè e alcune birre - hanno ricordato dall'associazione di categoria -. Ma una chiara situazione contingente, come ha poi dimostrato la sentenza, era stata punita con una multa e la chiusura dell'attività per cinque giorni, senza tenere minimamente conto della buona fede del personale del locale. La nostra associazione si era attivata immediatamente, sia scrivendo al Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che presentando ricorso, attraverso i legali Giuseppe Bonicoli e Alessandro Ippolito, chiedendo la cancellazione del provvedimento. La giustizia ci ha dato ragione, come dimostra l'annullamento della sanzione e la condanna della Prefettura a farsi carico delle spese di procedura”.

“Dopo sei mesi - hanno sottolineato - la sentenza che aspettavamo ha dimostrato come non ci sia stata né somministrazione all'interno dell'attività né qualsivoglia assembramento, rivelando tutta l'infondatezza di un provvedimento che, in un periodo drammatico per le attività commerciali, colpiva in modo davvero esagerato la Bottega del Gusto, privando tra l'altro per alcuni giorni il paese di un vero punto di riferimento per l'acquisto di generi alimentari di prima necessità, come pane, frutta e latte”.

“Giustizia è fatta! La sanzione a carico della Bottega del Gusto di Montopoli è stata annullata - ha commentato con soddisfazione il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli -. Una vittoria del buon senso contro un provvedimento che colpiva in modo ingiusto e spropositato un'attività commerciale che non aveva violato alcuna regola. Siamo convinti sostenitori e promotori del rispetto delle regole, anche di quelle talvolta assurde e difficilmente accettabili. Ma in un momento come questo, dove la crisi economica causata dalla pandemia mette a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese, anche le autorità competenti dovrebbero agire con il massimo buon senso nel valutare le situazioni delle singole imprese”.