Cronaca

Il Riscatto, progetto di educazione alla legalità

Il film documentario di Giovanna Taviani, presentato dall'attore Salvatore Striano e dai fondatori dell'associazione Giuseppe Gori, Cintelli e Nacci

Chiara Rossi, Salvatore Striano, Giovanna Taviani, Vittorio Gabbanini, Antonio Guicciardini, Giovanni Capecchi

E' partito ieri il Progetto di Prevenzione della Devianza per l'Educazione alla Legalità, nelle scuole secondarie del Comprensorio del Cuoio, del Comune di Empoli e di Greve in Chianti. 
Il progetto consiste in un tour del film documentario di Giovanna Taviani, Il Riscatto. La pellicola, che ha una durata breve, (25 minuti) racconta la storia di Salvatore Striano, già Bruto nel film Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani. Un ex detenuto proveniente dal mondo della camorra - ora attore affermato di cinema e di teatro - nato e cresciuto nell’inferno dei Quartieri Spagnoli di Napoli, si risveglia nella Toscana di Dante e, dalla Torre di San Miniato, paese di origine dei Fratelli Taviani e set della La notte di San Lorenzo, parla di come arte e cultura hanno salvato la sua vita.

A presentare il film nelle scuole saranno la regista, Giovanna Taviani, già saggista e docente universitaria, l’attore protagonista Salvatore Striano, e i due fondatori dell’Associazione Giuseppe Gori, Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, coprotagonisti del film, che racconteranno ai ragazzi una esperienza umana, storica, e insieme cinematografica: quella di un uomo che si è riscattato dalla illegalità e dalla devianza attraverso la Storia, la memoria, e la cultura.

"L'idea di realizzare questo progetto nasce circa un anno fa a San Miniato - spiega la regista Giovanna Taviani - in occasione della presentazione del film Cesare deve morire, e ad oggi è stato presentato al festival di Cannes a New York. Penso che dobbiamo ripartire dalle scuole - continua la Taviani - per ricostruire una società comune". 
Questo documentario è stato realizzato grazie alla collaborazione di tutti i comuni  e della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Salvatore Striano è un ex detenuto che ha scoperto l'amore per il teatro e la letteratura quando si trovava in carcere e oggi vuole usare la sua esperienza di vita per insegnare ai detenuti e agli studenti quale sia la strada giusta da percorrere. "L'illegalità mi ha portato sofferenza - dice l'attore Salvatore Striano - ed io oggi voglio trasmettere nelle carceri e nelle scuole la mia esperienza per educarli alla giusta strada". 

Il progetto è stato presentato martedì 4 marzo durante una conferenza al Comune di San Miniato, alla presenza dei sindaci dei comuni del Comprensorio. Presenti anche il provveditore delle Carceri Toscane Carmelo Cantone,il direttore della casa circondariale di Arezzo, set per le riprese del film, Paolo Basco e Enrico Savini, Associazione onlus La Ruzzola. Il progetto si svolgerà nell'arco di questa settimana nelle scuole di tutti i comuni interessati.