Cronaca

Gabrielli: "Se il territorio regge, lo dobbiamo al lavoro dei sindaci"

Il capo della Protezione civile conferma lo stato d'emergenza nazionale per la Toscana

"Siete veramente bravi per come avete gestito l'emergenza". Ma il prefetto Gabrielli non si limita ai convenevoli e ai sindaci dice: "È l'ora di smettere di confondere azione e prevenzione. Se il territorio regge, lo dobbiamo ai sindaci. Per incoscienza con la quale fanno il loro mestiere e perché la protezione civile si fa sul territorio. Vivendo il territorio e monitorando gli eventi. Ma ora c'è il dopo". Non si può curare il malato con le sole aspirine, ha detto Gabrielli. "In molti territori la guerra ha responsabilità e responsabili ben precisi". Esclude la Toscana, Gabrielli, ma ricorda "scelte folli rese lecite dai condoni". Quali sono, allora, gli strumenti? Per Gabrielli "noi non avremo futuro se non mettiamo al sicuro il territorio. Io vedo questo Paese letteralmente cade a pezzi".

Gabrielli garantisce: per la Toscana lo stato di emergenza c'è. "State tranquilli sotto il punto di vista della concessione dello stato d'emergenza. Negli ultimi tre anni questa ragione non si è fatta mancare davvero nulla. Stavamo chiudendo sugli eventi dall'inizio di gennaio, poi sono arrivati quelli del primo febbraio oggi incrociamo le dita che non si debba riaprite il conteggio. Speriamo nel prossimo consiglio dei ministri si possano reperire le risorse. Non con la disubbidienza civile alla quale vi invitava il vostro presidente ma con la consapevolezza che le emergenze vanno risolte e gli interventi fatti".