Cronaca

Undici alberi le uniche vittime del maltempo

Il centro operativo comunale di Protezione Civile (COC) impegnato fino a mezzanotte per garantire la viabilità e la sicurezza

Undici alberi caduti rimossi da strade, giardini pubblici e da proprietà private, oltre a tantissimi rami tagliati per motivi di sicurezza. Sono il bollettino di una giornata campale per il Centro Operativo di Protezione Civile del Comune di Fucecchio. 

A causa dei forti venti e delle piogge, il lavoro iniziato in prima mattina è andato avanti fino a mezzanotte grazie all’utilizzo di luci artificiali per rimuovere le ultime piante pericolanti sulle colline delle Cerbaie. Un lavoro che ha visto l’impiego di uomini e mezzi del cantiere comunale e che ha garantito il rapido ripristino della viabilità e dell’utilizzo degli spazi pubblici.

Tutto il territorio comunale è stato interessato dalla caduta di piante, senza alcuna conseguenze per le persone e senza danni significativi alle proprietà.

La situazione più critica a San Pierino dove sono caduti tre alberi in via delle Camelie e uno in via Mazzone ma situazioni simili si sono verificate un po’ in tutte le frazioni. A Torre in via Montebono, a Massarella in via Salanova e in via Ramoni, a Vedute in via Poggio di Taccino e nel capoluogo dove sono cadute tre piante, in Via Gramsci, in Via Buonarroti e all’interno del giardino Bombicci. 

Il lavoro dei tecnici comunali poi ha riguardato anche altre situazioni, come la chiusura della carreggiata stradale in via Pascoli, necessaria per rimuovere i laterizi caduti da un tetto scoperchiato dal vento, e la pulitura di numerose caditoie stradali intasate dalle tantissime foglie trasportate dal vento.

“Il nostro personale – ha commentato commentato il sindaco Alessio Spinelli – ha lavorato fino a mezzanotte per ridurre al minimo i disagi ai cittadini. Sappiamo che si può sempre fare di più e meglio ma posso garantire che per le forze di cui dispone il Comune il lavoro fatto è stato tantissimo. Di questo impegno voglio ringraziare i tecnici e tutti gli uomini del cantiere che hanno lavorato fino a notte fonda in condizioni veramente difficili”.