Cronaca

Tonnellate di scarti tessili gettati nell'ambiente

Lungo intervento di Alia per rimuovere i rifiuti abbandonati tra i due ponti che attraversano il torrente Vincio e il canale Maestro

Ben 4420 chili di scarti tessili abbandonati sono stati rimossi nei giorni scorsi da Alia Multiutility tra i due ponti che attraversano il torrente Vincio e il canale Maestro, sul lato destro della strada che corre in direzione Cavallaia Massarella. Il lungo intervento ha impegnato per un intero turno un veicolo di Alia dotato di gru.

Non lontano, sul territorio al confine con Cerreto Guidi, altri operatori hanno raccolto oltre 30 chili di taniche abbandonate, vuote ma contaminate da mastice e da altri prodotti chimici.  

 Due interventi, appena conclusi, che sottolinea Alia “Evidenziano come il fenomeno degli abbandoni di rifiuti continui a interessare il territorio di Fucecchio, dove soltanto nell’ultimo anno si sono registrate 350 segnalazioni relative a questo problema, di cui 136 relative ad abbandoni di rifiuti particolari, dunque non urbani, rinvenuti in aree impervie, che più di altre sono prese d’assalto dagli scarichi abusivi”.

“L’abbandono dei rifiuti - commenta la sindaca Emma Donnini - è un reato penale, sia che venga commesso da un'azienda che da un privato cittadino. La normativa, negli ultimi anni, ha previsto anche un inasprimento delle pene per chi abbandona rifiuti. Certamente è importante rafforzare i controlli sul territorio ma allo stesso tempo occorre promuovere tra le giovani generazioni, e non solo, una cultura del rispetto dell'ambiente e degli spazi pubblici. Occorre un'educazione alla cittadinanza attiva che trasformi in profondità le abitudini delle persone. La deterrenza e le sanzioni sono importanti ma da sole non sono sufficienti".

 Analizzando il dettaglio degli abbandoni che hanno interessato il territorio nel corso dell’ultimo anno, risulta frequente l’abbandono di carta catramata (che rappresenta il 15% del complesso dei rifiuti abbandonati), ma anche di scarti edili (12%), di parti e carcasse di automobili e veicoli (9%), di eternit (6%) e di scarti tessili (6%). “Questi rifiuti - sottolinea Alia- per il loro smaltimento, sono classificati come speciali e pericolosi, e in alcuni casi devono essere sottoposti ad analisi chimiche, con tempi di gestione spesso più lunghi rispetto a quelli che riguardano il recupero dei rifiuti ingombranti o di semplici rifiuti urbani.   I rifiuti abbandonati, costituiti prevalentemente da scarti tessili e di lavorazione, contribuiscono all'inquinamento del suolo e delle acque, oltre a favorire la diffusione di incendi e la proliferazione di insetti e parassiti dannosi per la flora e la fauna locale”.