Cronaca

Ex Icla, Cavallini: "Il sindaco convochi una riunione e ammetta l'errore"

Per la referente di Immagina San Miniato l'attività non doveva riprendere. "L'amministrazione intervenga per la rigenerazione urbana dell'area"

"Da anni l’Icla ha continuato la sua produzione incurante della necessità di trasferimento in zona propria - spiega in una nota Laura Cavallini di Immagina San Miniato -. Questo non è stato mai fatto, per pressioni politiche ben accettate dal PD locale". Si torna a parlare di ex Icla e dall'opposizione arriva un duro attacco insieme ad una chiara richiesta al rieletto sindaco Gabbanini.

"Dal momento che aveva chiuso non si doveva dare ad altri la possibilità di riprendere la medesima lavorazione con l’utilizzo e stoccaggio delle solite sostanze chimiche - prosegue la nota -. Ora l’amministrazione (la solita dei cinque anni passati) non sa come uscirne, alla ricerca, in Prefettura, di strumenti che sblocchino la situazione che vincola Ponte a Egola nel suo sviluppo. Noi ripetiamo che la ex Icla deve chiudere e trovare altra localizzazione".

"Per questo consigliamo al sindaco di abbandonare ogni disquisizione legislativa e concentrarsi sulla soluzione del problema - spiega ancora la Cavallini -. Convochi al più presto un'assemblea pubblica a Ponte a Egola dove ammetta il suo errore di aver permesso il prosieguo dell’attività ad altra ditta dopo la chiusura dell’Icla nel 2012 e, nella stessa assemblea, indichi quello che intende fare per la definitiva chiusura dello stabilimento e per una rigenerazione urbana della zona - e conclude -. Noi, ci faremo garanti, in consiglio comunale che tutto questo avvenga in tempi rapidi e definiti".