Cronaca

Corso sul riciclo, scelte due allieve dell'Istituto "Checchi"

Un importante riconoscimento professionale per la scuola di moda di Fucecchio arriva da Unicoop di Firenze

Allievi dell'Istituto Checchi di Fucecchio

Per il proprio progettoCambio d’abito: l’eleganza con l’arte del riciclo, ha scelto, come assistenti alla sarta e alla stilista, le allieve dell’istituto fucecchiese.

Le studentesse che parteciperanno all'evento hanno partecipato lo scorso anno scolastico al progetto “Vesto naturale-vesto solidale", progetto ideato da ACU Toscana, finanziato dal Ministero delle Attività Produttive, patrocinato dalla Regione Toscana e dall’Ufficio scolastico regionale.

Le allieve, che sono state premiate per il lavoro svolto, hanno indossato abiti provenienti dalla filiera del Riuso che loro stesse hanno ri-progettato, ri-visitato e ri-colorato.

“Cambio d’abito: l’eleganza con l’arte del riciclo”, organizzato dalla sezione soci Firenze Sud Ovest, sarà presentato domani sabato 25 gennaio alle ore 16 nel Centro Coop di Ponte a Greve.

A partire da sabato 1 febbraio per cinque sabati nello Spazio Ops, Angela Corsani e Sandra Agostiniguideranno gli aspiranti riciclatori di abiti verso la creazione di un nuovo look, nuove soluzioni trendy, con effetti davvero inaspettati. Le lezioni hanno una durata di due ore e mezzo e le quote d’iscrizione sono interamente devolute alla Fondazione Il Cuore si scioglie.

Gli iscritti dovranno solo fare un’incursione nel proprio guardaroba per individuare quell’abito un po’ demodé, quel cappotto di cui si sono stufati, o quella coperta di lana buona che giace lì da chissà quanto tempo. Nel corso impareranno che tutto può essere modificato fino a diventare irriconoscibile.

Le allieve dell’Istituto Checchi saranno quindi protagoniste a Firenze di un corso rivolto a tutti che si propone di ribaltare in modo creativo le difficoltà a stare dietro alla moda che cambia quando la crisi costringe all’oculatezza. E anche un modo per dare una svolta ad un modello di consumi che impone l’accumulo insensato di “cose”.